«Nodo e Nodino inutili per Perugia, riprendiamo il progetto Anas», l’intervento del comitato
Il coordinamento “Sciogliamo il Nodo” interviene per chiarire la situazione riguardo al progetto del Nodo di Perugia, sottolineando come dal 2019, quando l’assessore regionale Melasecche ha rilanciato il cosiddetto “Nodino”, siano stati «ignorati gli interventi già programmati da Anas per risolvere i problemi di congestione del traffico nella tratta della E45 tra Collestrada e Ponte San Giovanni».
Il problema principale riguarda «le ore di punta, quando le rampe a una sola corsia che collegano Perugia e Foligno non riescono a sostenere il flusso veicolare, causando rallentamenti. Questo è stato evidenziato nella delibera del consiglio comunale di Perugia del 2018, che indicava come la limitazione fosse dovuta all’insufficienza strutturale dello svincolo E45-SS75. I lavori di ampliamento delle rampe, previsti da Anas e finanziati già dal 2018, sarebbero dovuti essere completati entro il 2025».
Il progetto Anas prevedeva l’allargamento delle rampe da una a due corsie in entrambe le direzioni, la costruzione di nuovi sottopassi e l’ampliamento della SS75 da due a tre corsie, interventi pensati per risolvere i problemi di traffico e sostenere anche l’ampliamento del centro commerciale Ipercoop. «Questi lavori sono ritenuti sufficienti a migliorare la viabilità senza la necessità di realizzare il Nodo o il Nodino».
Il coordinamento ribadisce quindi il proprio no al Nodo, definendolo «inutile perché, secondo Anas, non apporterebbe modifiche significative al traffico sull’autostrada Bettolle-Perugia». Inoltre, evidenzia l’impatto ambientale negativo dell’opera, che prevede una galleria artificiale, un tratto con pali profondi in una zona protetta Natura 2000, un consumo di 90 ettari di terreno agricolo e la costruzione di un viadotto di circa 700 metri sul Tevere, con conseguente danno paesaggistico e ambientale.
Il coordinamento auspica invece che vengano realizzati gli interventi previsti nel 2018, ignorati in passato, come l’allargamento delle rampe e il miglioramento della tratta della E45 tra Collestrada e Ponte San Giovanni, insieme a misure per incentivare la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico. Questi interventi, oltre a costare molto meno e richiedere tempi di realizzazione più brevi rispetto al Nodo, eviterebbero espropri e impatti sociali significativi.
Infine, il coordinamento accusa chi continua a promuovere il Nodo di non fare gli interessi dei cittadini di Perugia e delle frazioni interessate, ignorando soluzioni più sostenibili e rapide come il raddoppio delle rampe.
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