Croce Azzurra, si cambia: è Gianluca Scalella il nuovo presidente: «Lavoro di squadra per far crescere l’associazione»
SANT’ELPIDIO A MARE – Addio amaro per Roberto Mazzoni che rifiuta la vicepresidenza: «Dispiace finisca così, ringrazio per i tanti attestati di stima ricevuti»
Cambio al vertice della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano: sarà Gianluca Scalella a guidare la pubblica assistenza per il prossimo triennio, a capo di un direttivo profondamente rinnovato, con 5 elementi nuovi su 7. Dopo le elezioni avvenute sabato scorso, ieri sera il nuovo Consiglio si è riunito per la scelta delle cariche. La scelta è caduta su Scalella. Vicepresidente sarà Marco Montelpare, segretaria Mariella Buratti. Completano il direttivo Roberto Mazzoni, Pamela Finocchi, Primo Scoccia, Roberto Burini.
Un congedo amaro per Mazzoni, che ha declinato la proposta di assumere la carica di vicepresidente. «Sono dispiaciuto, ero disponibile ad andare avanti, ho ricevuto tantissimi attestati di stima ed inviti a proseguire che mi hanno fatto davvero piacere. Credo di aver dato tanto all’associazione in questi 6 anni e forse avrei meritato un trattamento migliore. Il contentino della vicepresidenza non aveva senso, buon lavoro al nuovo gruppo che guiderà la Croce Azzurra, ringrazio tutte le associazioni, l’Anpas, gli amministratori locali, la Regione e i cittadini con cui ho collaborato in questi 6 anni così impegnativi».
Ora tocca a Gianluca Scalella, che mette al centro l’importanza del lavoro di squadra. «Ho bisogno dell’aiuto di tutti, è fondamentale creare un gruppo unito, da soli non si va lontano – commenta il neo presidente – Doveroso un ringraziamento a Roberto Mazzoni, nessuno mette in dubbio il grande lavoro svolto da presidente e l’impegno costante che ha riservato alla Croce Azzurra. Abbiamo un nuovo Consiglio ampiamente rinnovato, ma con figure di esperienza, c’è la voglia di ringiovanire l’associazione e incrementare il numero di volontari. Cercheremo di essere più presenti con iniziative e corsi che avvicinino la popolazione, cercheremo di far conoscere meglio le attività che svolgiamo e coordinare al meglio il lavoro dei 15 dipendenti. Facciamo tutti parte della Croce Azzurra perchè ci teniamo e vogliamo che funzioni».
Scalella è entrato per la prima volta in Croce Azzurra nel 1994. «Mi avvicinai con l’idea di fare per un anno l’obiettore di coscienza – ricorda – Poi, invece, partii per il servizio militare, mi trovai nelle operazioni di soccorso alla strage del Pendolino di Piacenza, quel grave incidente ferroviario mi ha segnato, il ricordo di quelle scene tremende mi impressionò molto e per diversi anni non me la sono sentita di svolgere servizi di soccorso. Nel 2019 sono tornato in Croce Azzurra, ho vissuto la fase difficile del Covid, con turni che duravano molte ore, anche intere giornate. Da lì non sono più uscito, ho cercato di fare gruppo e ora mi impegnerò al massimo da presidente per il bene dell’associazione».
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