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Mattarella vede Zelensky: “L’Italia al fianco di Kiev, entri presto nell’Ue”

ROMA – «Presidente Mattarella, Putin paga i suoi soldati 8mila euro al mese, noi possiamo arrivare solo a duemila. Perciò è importante far rispettare le sanzioni, e provare ad aggiungerne delle altre». Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ieri al Quirinale. Accolto con calore da Sergio Mattarella («l’Italia è ferma nel sostegno al popolo ucraino»), ha avuto un colloquio di cinquanta minuti alla vigilia della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina che si apre oggi alla Nuvola a Roma, tra i molti leader anche l’inviato Usa per Kiev, il generale Keith Kellogg.

Sono le 16 quando Zelensky mette piede al Quirinale. È la sua terza volta. «Benvenuto in questo palazzo: è un gran piacere incontrarla nuovamente per ribadire la grande amicizia e il pieno sostegno dell’Italia all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina», lo accoglie il nostro presidente. In un momento in cui le fondamenta del multilateralismo sono messe a dura prova, con Donald Trump che cambia opinione continuamente, Mattarella vuol offrire un ombrello morale, che è insieme diplomatico e politico. Infatti gli dice: «La nostra posizione è e rimane assolutamente ferma e vorrei esprimere la nostra ammirazione per il comportamento del popolo ucraino, cosa che rafforza la nostra convinzione di appoggio e sostegno pieno nei confronti del vostro Paese».

Zelensky gli riferisce degli ultimi attacchi russi. «È difficile andare avanti così». L’intensificarsi dei «crudeli bombardamenti russi» contro la popolazione e le infrastrutture civili rafforzano la determinazione di stare a fianco dell’Ucraina. C’è simpatia tra i due. A gennaio Zelensky aveva invitato Mattarella a Kiev. Ora insiste sulle sanzioni. Mattarella concorda. Va reso più difficile l’aggiramento da parte delle imprese private. Mattarella ribadisce il sostegno all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea: «Auspico che si aprano presto i negoziati». Poi aggiunge: «Come ha affermato la dichiarazione del vertice Nato la sicurezza ucraina si identifica con la sicurezza europea, contro chi vorrebbe tornare a una concezione di predominio dei rapporti tra gli Stati, facendoci fare un salto all’indietro di quasi un secolo».

Zelensky su Telegram scriverà: «Abbiamo discusso del ritorno dei bambini ucraini portati con la forza in Russia, dell’integrazione europea, della pressione delle sanzioni e dell’istituzione di un tribunale speciale per i crimini di aggressione russa contro l’Ucraina. Ho invitato l’Italia a ratificare l’accordo in questione affinché il tribunale possa iniziare a operare prima possibile». È grato per l’aiuto. «La guerra scatenata da Putin è un grande male. Ringraziamo l’Italia per questa opportunità. È stato un incontro proficuo. Desidero ringraziare tutto il popolo italiano e la premier Meloni, nonché lei, signor presidente, per aver riconosciuto con fermezza il bene».

Mattarella interverrà stasera (ore 19,20) alla Nuvola. Zelensky sarà accolto da Giorgia Meloni. Un evento davanti agli occhi del mondo. Cinquemila partecipanti, cento delegazioni governative, quaranta organizzazioni internazionali, duemila aziende, cinquecento giornalisti. Il cessate fuoco rimane lontano, però. L’obiettivo è di annunciare impegni per l’Ucraina dopo i sedici miliardi decisi un anno fa, a Berlino. «Molte imprese italiane sono interessate a partecipare alla ricostruzione», dice Zelensky. «Nel contempo cerchiamo ogni possibile spiraglio per concludere questa drammatica vicenda», è l’auspicio di Mattarella.


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