Molise

Carenza di medici, mozione di Greco: servono bandi trasparenti e mirati | isNews

L’intervento del consigliere regionale del M5s, secondo il quale molti professionisti rinunciano all’incarico perché l’Asrem non indica la sede di assegnazione


CAMPOBASSO. Carenza di medici, il capogruppo del M5s Andrea Greco ha presentato una mozione in Consiglio regionale, con l’obiettivo di rivedere i criteri di selezione del personale.

“Lasituazione che viviamo in Molise – ha dichiarato – è paradossale: l’Asrem continua a pubblicare bandi per assumere nuovi medici, spesso senza indicare la sede di assegnazione. Il risultato è che molti professionisti, una volta scoperta la destinazione, rinunciano all’incarico. Un metodo fallimentare in partenza, che lascia i nostri ospedali ancor più in emergenza. Parliamo di un problema che si aggrava con il ricorso massiccio a contratti atipici, spesso a tempo determinato o libero-professionali, che non offrono alcuna garanzia di stabilità e rappresentano un forte disincentivo per i medici. Questa tipologia di selezione, tra l’altro, ha un costo di molto superiore a quello previsto dai normali contratti di settore”.

“Serve quindi un impegno preciso affinché i bandi siano trasparenti e mirati – ha aggiunto – Come? Indicando, ad esempio, in modo chiaro la sede ospedaliera e il reparto di destinazione. Ma servono anche contratti stabili a tempo indeterminato. Serve una programmazione basata sui reali fabbisogni territoriali, una strategia condivisa con sindacati, ordini professionali e università. Il tutto coinvolgendo Struttura commissariale e Ministeri. Ma non solo, perché poi occorre monitorare la situazione con report in Aula entro 60 giorni”.

“Non possiamo accettare che il diritto alla salute sia costantemente negato ai cittadini molisani a causa di una gestione a dir poco incomprensibile del personale. È troppo facile, così, dire che l’Azienda sanitaria ce la sta mettendo tutta, bandendo decine e decine di concorsi, ma giustificandosi con la motivazione che questi ultimi vanno deserti. Prima il problema era il blocco del turn over, ora è diventato la difficoltà nel trovare professionisti che rispondono ai bandi. La verità è che non si sta facendo abbastanza, che non ci si muove con la reale intenzione di risolvere le criticità, soprattutto nelle aree interne e montane del Molise, condannate a un progressivo svuotamento dei servizi sanitari”.

“Quando parliamo di salute, l’equità territoriale diventa questione urgente in una regione con le caratteristiche orografiche e demografiche del Molise, dove le distanze e la conformazione del territorio rendono ancora più preziosa la presenza di strutture sanitarie efficienti. Prima di dichiarare non sostenibile una struttura sanitaria, è doveroso garantirne la piena funzionalità. A maggior ragione perché siamo in Piano di rientro, bisogna puntare sull’efficienza e non sulla rinuncia ai servizi. Il mio – ha concluso Greco – è un appello alla responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte: ne sono convinto, solo così il Molise può sperare di rendere attrattive le sedi sanitarie regionali e garantire continuità assistenziale ai cittadini”.


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