I biscotti Plasmon tornano italiani, l’azienda ceduta a Newprinces Group per 120 milioni
ROMA – Plasmon torna italiana. L’azienda dei biscotti che hanno nutrito cinque generazioni di italiani, fondata nel 1902 a Milano da Cesare Scotti e poi ceduta agli americani della Heinz di Pittsburgh nel 1963, entra in Newprinces Group. Ovvero il colosso europeo dell’agroalimentare nato nel luglio dell’anno scorso, quando la holding emiliana Newlat Food ha acquisito i britannici di Princes Limited, con un giro d’affari stimato a quota 2,8 miliardi di euro, 31 stabilimenti, 8mila 800 dipendenti e oltre 30 brand.
Plasmon, marchio storico dal 2024, era entrata nella galassia della Kraft Heinz Company dal 2015, quando il fondo di private equity brasiliano 3G Capital, in partnership con la holding di Warren Buffett (Berkshire Hathaway), fa convolare le due società americane al matrimonio, la prima porta in dote prodotti popolari come il formaggio spalmabile Philadelphia, l’altra il noto Ketchup e il cuore si divide fra Pittsburgh e Chicago.
Ora la lunga storia dei dolci biscotti al Plasmon torna a parlare italiano. Secondo le indiscrezioni pubblicate sul web dal Sole 24Ore, il prezzo di vendita sarebbe attorno a 120 milioni di euro. Da qualche mese proprio il gigante americano aveva deciso di cedere la controllata italiana e per questo aveva affidato un incarico esplorativo alla banca d’affari californiana Houlihan Lokey. Newprinces è subito sputato come potenziale compratore rispetto agli altri contendenti, in gran parte fondi di private equity.
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