I CCCP sul palco a Legnano per l’Ultima Chiamata: «Se voi non foste lì, noi non saremmo qui»
Al Castello Visconteo di Legnano una rievocazione storica dal sapore sorprendentemente contemporaneo. La portano in scena gli emiliani Cccp – Fedeli alla linea, band di culto del punk rock italiano, artefice di testi entrati nella storia della musica più alternativa degli anni ‘80, con ritornelli iconici e frasi scolpite nella pietra dei ricordi e che adesso, sul palco del Rugby Sound Festival 2025, riecheggiano più attuali che mai.
Adesso, che il consumismo è al massimo del suo dominio e le cronache ci parlano incessantemente di guerre, politiche repressive, crisi mediorientale, armamenti, nuove droghe, relazioni tossiche e salute mentale sempre più a rischio, i Cccp ci dimostrano «gattopardescamente» che dopo 40 anni tutto è cambiato, ma nel cuore dell’umanità non è cambiato niente.
L’urlato declamante di Giovanni Lindo Ferretti – che il prossimo settembre compirà 72 anni – accompagnato dalla chitarra grattugiata di Massimo Zamboni (68 anni), risveglia il sonno della ragione di un pubblico di nostalgici che ben si ricordano «di discorsi belli tondi e ragionevoli» e con passione e dedizione intonano versi, registrano, fotografano, si infiammano sulle note di capisaldi del punk più di denuncia che vanno da A ja ljublju SSSR a Morire, da Tu menti a Stati di Agitazione, da Radio Kabul a Curami, passando per momenti di pura adrenalina iniettata attraverso le note di Punk Islam, Io sto bene e l’immancabile Emilia Paranoica.
Tutt’intorno Danilo Fatur, artista del popolo, e Annarella Giudici, benemerita soubrette, ballano, si travestono, cantano, maneggiano utensili, attrezzi ginnici e accessori circensi, recitano poesie ermetiche, mandano baci. Sono quattro «bestie da palcoscenico in vita vivente» che ci ricordano sempre che «in fedeltà la Linea c’è ancora. E sta all’erta, risvegliata al presente».
I momenti memorabili sono tanti, il flusso di ricordi interminabile. Ma è soprattutto sulle note di Guerra e Pace che l’atmosfera sotto il palco, nell’ampio spazio di guardia del castello, si fa silenziosa e le menti assorte. L’attenzione è concentrata sulla contemporaneità di parole che ribadiscono la banalità del male insita nella natura umana e che, come incastrata in un «loop» spazio-temporale, ci porta a essere «un ciclo macellati, un ciclo macellai. Un ciclo riempiamo gli arsenali, un ciclo riempiamo i granai».
Mancherebbe soltanto un riferimento all’Intelligenza Artificiale. E meno male, perché qui invece ce n’è ancora tanta di quella Umana. E ci sta regalando, questa volta davvero, un’Ultima Chiamata.
Dove vedere i Cccp in tour questa estate
ULTIMA CHIAMATA è il nuovo tour dei Cccp, ideato e curato in collaborazione con Musiche Metropolitane di Luca Zannotti, che dopo Roma e Legnano proseguirà l’8 luglio a Napoli (Ex Base Nato), il 12 luglio a Bari (Fiera del Levante, nell’ambito del Locus Festival), il 18 luglio a Piazzola sul Brenta in provincia di Padova (Villa Contarini), il 24 luglio a Rimini (Piazzale Federico Fellini) e si concluderà il 30 luglio al Teatro Antico di Taormina.
Tutti i biglietti sono disponibili su Ticketone.it e nei punti vendita abituali.
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