Expo Osaka, nel super Einstein Telescope per scorprire nuovi mondi brilla la ricerca dell’Unipg con il laboratorio Caos
Nel super progetto Einstein Telescope, specializzato in onde gravitazionali, non c’è anche molta Italia, con i suoi cervelloni e impianti, ma spicca anche il contributo dell’Università degli Studi di Perugia attraverso il Laboratorio CAOS, avviata nel 2024 a Perugia in collaborazione con la Sezione locale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Una importante infrastruttura che Helios Vocca, ordinario di Fisica presso il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia e Delegato del Rettore per il settore Ricerca ha presentato l’evento ospitato presso il Padiglione Italia dell’Expo 2025 di Osaka, dedicato alla ricerca sulle onde gravitazionali e alla cooperazione scientifica tra Italia e Giappone. Einstein Telescope servirà per aprire una fase nuova nell’esplorazione dell’Universo permettendo sia di andare oltre l’attuale 5 per cento di conoscenza dell’Universo che ottenere notizie per risolvere i grandi misteri del cosmo. Un grande “segugio” anche a caccia di modi possibili per avvicinare pianeti ad oggi impensabili con le attuali tecnologie.
Il laboratorio CAOS e Einstein Telescope
Le tecnologie e lo studio delle sospensioni e dei loro controlli sviluppati grazie al laboratorio CAOS costituiscono un elemento fondamentale per la realizzazione di Einstein Telescope (ET): il rivelatore di 3a generazione per le onde gravitazionali. Il progetto ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), coordinato dalla sezione di Perugia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e finanziato nell’ambito del PNRR (IR000004, M4C2, avviso 3.1 Infrastrutture di Ricerca) supporta la candidatura dell’Italia ad ospitare ET nell’area di Sos Enattos (Nuoro) e la rete di laboratori che stanno sviluppando le tecnologie abilitanti necessarie per realizzare ET. CAOS è una delle principali infrastrutture del progetto.
L’appuntamento di Osaka ha rappresentato anche un’importante occasione per presentare ufficialmente la candidatura italiana a ospitare l’Einstein Telescope nell’area della ex miniera di Sos Enattos, in Sardegna, confermando il valore strategico di tale iniziativa per il rafforzamento del ruolo dell’Italia nella ricerca fondamentale e nello sviluppo di relazioni scientifiche internazionali.
È la grande infrastruttura di ricerca del futuro rivelatore di onde gravitazionali da realizzare in Europa, un progetto di impatto scientifico e tecnologico di livello mondiale, che l’Italia è candidata a ospitare in Sardegna nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos.
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