Infermiera minacciata in Pronto soccorso a Foligno, Uil: «Ripristinare il vigilante»
Ancora un’aggressione al personale sanitario dell’ospedale di Foligno. Un’infermiera del Pronto soccorso tre giorni fa è stata minacciata verbalmente da un paziente in attesa di visita. Stando a quanto ricostruito, l’uomo le avrebbe urlato contro di tutto, compresi insulti di genere, arrivando a dirle che l’avrebbe picchiata se non lo avesse subito portato davanti a un medico. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato, ma non è chiaro se siano stati presi provvedimenti a carico dell’uomo. Certo è che l’aggressione verbale all’infermiera è solo l’ultimo in ordine di tempo di eventi critici che si verificano all’ospedale di Foligno e con maggiore frequenza al Pronto soccorso. In questo quadro, la Uil Fpl interviene per «rinnovare l’appello alla direzione dell’ospedale di Foligno, affinché si intervenga quanto prima a far fronte a tutte le criticità sul fronte della sicurezza, come più volte evidenziate dalle organizzazioni sindacali». Il sindacato torna a evidenziare che il San Giovanni Battista «ha accessi ovunque che rendono i reparti insicuri anche a causa dell’assenza di un controllo all’ingresso: serve – è la richiesta concreta della Uil – la riattivazione della sorveglianza h24 all’ingresso, contingentando gli ingressi liberi». In altre parole, il sindacato torna a chiedere il ripristino del servizio di vigilanza che era attivo prima del Covid con la presenza di una guardia giurata h24 che, in alcune fasce orarie considerate critiche, è considerata un vero e proprio deterrente.
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