Acea vende il ramo energia a Plenitude di Eni per 588,5 milioni di euro
La svolta è arrivata. Dopo settimane di voci e trattative, il Consiglio di Amministrazione di Acea ha dato il via libera all’offerta vincolante presentata il 4 giugno da Eni Plenitude per l’acquisizione del 100% di Acea Energia SpA e del 50% di Umbria Energy.
Un’operazione dal valore potenziale di quasi 690 milioni di euro, che segna un passaggio cruciale per il futuro del gruppo romano e, di riflesso, per il volto energetico della Capitale.
La notizia è stata ufficializzata nel pomeriggio del 24 giugno, dopo una riunione del CdA guidato dalla presidente Barbara Marinali. L’offerta prevede una valutazione di Acea Energia pari a 460 milioni di euro al 31 dicembre 2024, a cui si aggiungono 128,5 milioni di euro di cassa netta normalizzata, per un corrispettivo complessivo pari a 588,5 milioni.
Ma non è tutto: è prevista anche una possibile “earn-out” – una quota aggiuntiva fino a 100 milioni – legata al raggiungimento di determinati obiettivi di performance al 30 giugno 2027.
Il closing dell’operazione è atteso per giugno 2026, ma restano alcuni passaggi fondamentali: l’ok delle autorità Antitrust, la verifica dei poteri speciali dello Stato e le disposizioni della normativa europea sui sussidi esteri.
Dietro la cessione, c’è una strategia precisa. Come ha spiegato l’amministratore delegato Fabrizio Palermo, si tratta di una scelta “perfettamente in linea con il Piano Industriale 2024-2028”, che punta a trasformare Acea in un grande player infrastrutturale. In particolare, i fondi derivanti dalla vendita saranno reinvestiti per il rafforzamento della rete elettrica di Roma, oggi al centro di sfide cruciali legate alla resilienza urbana, alla transizione energetica e alla sicurezza.
“La cessione permetterà di potenziare gli investimenti sulla rete elettrica della Capitale – ha dichiarato Palermo – rendendola più sicura ed efficiente. Un passo necessario per affrontare le sfide di un sistema energetico in rapida evoluzione”.
Anche il Campidoglio ha accolto positivamente l’operazione. Il sindaco Roberto Gualtieri, commentando la decisione, ha sottolineato come “in un mercato sempre più competitivo, la vendita di Acea Energia consenta al gruppo di concentrarsi su un piano di sviluppo strategico. È fondamentale per Roma avere un’infrastruttura elettrica all’altezza delle ambizioni di una città europea e sostenibile”.
Centrale, nel percorso che ha portato all’approvazione dell’accordo, è stato anche il confronto con le parti sociali. Un dialogo costruttivo, conclusosi con un’intesa condivisa che – come ha evidenziato Gualtieri – “testimonia la solidità di un modello di relazioni industriali capace di coniugare efficienza e attenzione al lavoro”.
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