Salute

Ddl maggioranza? Va contro Consulta

“In base a quanto emerso dalle anticipazioni e dalle bozze circolate, il testo del disegno di legge della maggioranza sul tema del fine vita è già vecchio e va contro quanto già deciso dalla Corte costituzionale”. A bocciare la direzione intrapresa dalle forze di centrodestra è Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, a margine di un’iniziativa in Senato organizzata della senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente di Palazzo Madama, Mariolina Castellone, dal titolo “Democrazia e partecipazione sul tema del fine vita: l’esperienza francese”. In particolare, ha aggiunto Gallo, “l’idea di escludere il Servizio sanitario nazionale, al quale la Consulta ha dato un compito specifico di verifica e assistenza, rientra nei motivi per cui un testo di legge di questo tipo sarebbe immediatamente impugnabile. Anche l’intento di annullare la legge della Toscana, che è stata approvata per dare fasi e tempi certi a chi richiede di accedere al suicidio medicalmente assistito è un tentativo che fa il pari con la volontà di escludere il Ssn. Si creano così nuove discriminazioni“.

Parole condivise dalla stessa Castellone, che, dopo aver partecipato alla riunione del comitato ristretto sul fine vita, ha accusato la maggioranza di aver stravolto il testo, annullando la possibilità di trovare una sintesi condivisa tra le forze politiche: “La previsione di un comitato etico di nomina governativa apre a uno scenario inquietante nel quale in base al governo di turno la posizione su temi così delicati sarà più o meno permissiva. In pratica, più che di comitato etico potremmo parlare di comitato ideologico. Il secondo aspetto preoccupante riguarda le cure palliative, perché il percorso nel quale la maggioranza vorrebbe inserire i pazienti non è previsto dalla sentenza della Consulta, finendo per mettere in discussione alcuni diritti. Una cosa assolutamente inaccettabile. Così come il riferimento, nel primo articolo della bozza, alla ‘tutela della vita a partire dal concepimento’. Su questo tema la politica non riesca a mettere da parte le posizioni ideologiche. Ma basterebbe prendere spunto dalla Francia, dove un bellissimo esperimento di democrazia partecipativa rappresentato dalla Convenzione cittadina ha redatto un testo di legge poi discusso in Parlamento. Invece la maggioranza in Italia preferisce le battaglie ideologiche rispetto al bene dei cittadini. Noi non voteremo un testo di questo tipo“, ha rivendicato la vicepresidente del Senato. “Non accetteremo compromessi al ribasso”, ha aggiunto anche la collega M5s Anna Bilotti, anche lei presente nel Comitato ristretto sul fine vita. “Una legge deve essere in corrispondenza alla nostra Carta costituzionale, ciò che è contro si commenta da solo”, ha concluso Gallo.


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