Palmieri interviene sull’atto aziendale Asl«Non siamo dei fuorilegge» e chiede un confronto con la Regione
Sull’atto aziendale il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, chiede al Dipartimento sanità della Regione Abruzzo e all’Agenzia sanitaria un tavolodi confronto per un’analisi puntuale e dettagliata sulla bozza dell’atto.
Il documento, così come concepito, è stato ritenuto dai dirigenti regionali non conforme alle linee guida emanate dagli stessi, un giudizio che ha indotto la direzione strategica Asl a chiedere un doveroso approfondimento, per precisare i punti oggetto di rilievo e superare una contestazione generica poco utile ai fini di una riedizione dell’atto.
«La definizione di irricevibilità – sottolinea Palmieri –, se non accompagnata da una motivazione articolata, non permette correzioni puntuali e aggiustamenti. In sostanza abbiamo chiesto un incontro con una doppia finalità: evidenziare e precisare le criticità rilevate e dare alla Direzione la possibilità di chiarire la ratio delle scelte compiute e il profilo disegnato per ospedali, territorio e organizzazione aziendale. Nella nota inviata agli organismi regionali abbiamo sottolineato che la nostra bozza è conforme agli standard ministeriali per la programmazione del numero delle unità operative complesse, nonché ai principi del decreto ministeriale 70 e della legge regionale 60 del 2023 dell’Abruzzo. Ancora: ha recepito le indicazioni contenute nelle linee di indirizzo emanate lo scorso aprile, declinando le attività strategiche e vocazionali che caratterizzano l’Azienda. L’idea di non aver agito da fuorilegge ci ha indotti a chiedere un confronto per approdare a un documento che possa esprimere la visione aziendale senza tradire gli impianti normativi di questa Regione. Un’istanza che ha già trovato il favore dell’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, che ringrazio per la sensibilità subito dimostrata e la volontà di dare all’Azienda strumenti e opportunità per migliorare assistenza e performance. Le scelte contenute nella proposta di atto aziendale mirano a correggere inefficienze e diseconomie che sono alla base del debito strutturale di quest’Azienda e che non le hanno permesso di crescere. Se lasciamo la situazione immutata sarà impossibile risalire la china».
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