Piemonte

Non ce l’ha fatta il quindicenne travolto in monopattino in corso Venezia

Era senza casco e sarebbe passato con il rosso lo studente di 15 anni, Francesco Arauco, morto dopo essere stato investito a bordo di un monopattino da una macchina, all’incrocio tra corso Venezia e via Breglio. È quanto trapela dalla prima ricostruzione della polizia municipale. Frequentava l’istituto Maria Ausiliatrice, studiava per diventare pizzaiolo ma si occupava anche di pasticceria.

Origini peruviane, il quindicenne era nato a Torino e viveva a Borgo Vittoria con la madre, il padre e il fratello. Appassionato di calcio, tifava Real Madrid e il suo idolo era Cristiano Ronaldo, anche se negli ultimi tempi agli amici diceva che apprezzava tanto anche Lamine Yamal. Sognava di visitare il Perù, voleva andare a vivere lì un giorno.

L’autista, un notaio di 55 anni, si è fermato e ha chiamato i soccorsi, è stato aperto d’ufficio un fascicolo in procura per omicidio colposo, a tutelarlo gli avvocati Francesco Crimi e Laura Cavallo.

Ci sarebbero due testimoni in grado di raccontare la dinamica dell’incidente, pare inoltre che nella zona fosse installato un T-Red. “Questo potrebbe far capire se il ragazzo è davvero passato con il rosso – spiega l’avvocato Crimi – il mio cliente mi ha chiamato in stato di schock dopo l’incidente dicendo che il ragazzo era sbucato all’improvviso finendo sul parabrezza. Ha inoltre aggiunto che lui è passato col verde e non andava forte, ricorda che il ragazzo era senza casco”.

Francesco era uscito di casa domenica salutando la mamma con un “Ci vediamo dopo”, non ha fatto più rientro a casa. Dopo l’impatto violentissimo le sue condizioni sono parse subito disperate.


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