Bari è anche la mia casa
Gigi D’Alessio canta e Bari risponde con un coro d’amore, intonando a squarciagola tutto il suo lungo repertorio con cui ha travolto ieri sera, 23 giugno, lo stadio San Nicola. Due ore di concerto per 60 canzoni, sempre troppo poche rispetto al fiume di emozioni che ha inondato l’anima dei tantissimi fan del cantante napoletano, tornato dopo vent’anni sul grande palco barese.
Un viaggio musicale e intergenerazionale, in grado di far rivivere ogni singolo traguardo dei trent’anni di carriera dell’artista, reduce dal doppio sold out del 2 e 3 giugno allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli, con oltre 100mila spettatori. “Non dirgli mai”, “Quanti amori”, “Un nuovo bacio”, “Non mollare mai”, “Annarè”, “Miele”: una carrellata di pezzi evergreen, alternati a nuove hit, ma quasi tutto integralmente cantato dal pubblico, guidato da Gigi D’Alessio, orgoglioso maestro d’orchestra della sua immensa comunità di estimatori. “Vi conosco da 33 anni, adesso siete qui anche con i vostri figli, siamo a tre generazioni, ed è per questo che non siete il mio pubblico, ma la mia famiglia”, ha spiegato accorato il cantante.
Trent’anni di carriera concentrati in poco più di 120 minuti di spettacolo semplice, concreto, fatto di voce, strumenti musicali e pochi fronzoli. Uno show sincero come i suoi spettatori di ogni età, che non sono riusciti a frenare la commozione tra gli spalti dello stadio, nemmeno dinanzi alle cinque o sei promesse di matrimonio scattate sulle note di “Sì ti sapesse dicere”. E, fra un brano e l’altro, l’artista ha voluto ricordare anche la visita fatta al mattino ai bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico.
Sul palcoscenico, accanto all’artista, i musicisti Alfredo Golino alla batteria, Roberto D’Aquino al basso, Pippo Seno e Ciro Manna alle chitarre, Checco D’Alessio, Lorenzo Maffia e Max D’Ambra alle tastiere e alla programmazione. Un concerto esplosivo nella sua genuinità quello di D’Alessio, proprio perché a far cantare è la sua musica, quel “primo bacio a Napoli”, e non la retorica.