Ragusa e la polemica sullo sviluppo economico, il consigliere Firrincieli: “Non è un settore che può vivere di rendita”
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L’analisi del pentastellato su una questione che, a livello politico, sta tenendo banco in città
“Al di là delle scaramucce più o meno formali tra il sindaco e la sua futura maggioranza, ritengo che la questione riguardante l’ambito dello sviluppo economico in città, artatamente messa da parte con la polemica delle ultime ore che nulla ha aggiunto al dibattito politico, è molto seria. Io ho un’altra idea. In occasione della mia campagna elettorale ho spiegato a chiare lettere quale avrebbe dovuto essere il ruolo dello sviluppo economico, secondo me prepotentemente collegato con la cultura e con il turismo”.
E’ la riflessione che arriva dal consigliere comunale del movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli (nella foto). Il quale, in proposito, aggiunge: “Quando sento dire in aula all’assessore Massari che lo sviluppo economico vive di rendita rispetto ai risultati, alle performance che devono portare gli altri settori, sinceramente vengo colto da un brivido che mi va su e giù per la schiena. Al di là della dichiarazione dell’assessore che, probabilmente, si è sentito stretto in un angolo e non ha trovato altri argomenti per potersi difendere, c’è comunque una responsabilità in capo al sindaco il quale naturalmente avrebbe dovuto stigmatizzare questa affermazione visto che lo sviluppo economico deve non solo sovraintendere, ma essere proattivo con tutti i settori, a partire sicuramente dal turismo, dalla cultura, creando altresì le condizioni per fare crescere le nostre aziende, formare nuovi lavoratori nei settori più importanti della città e deve assolutamente preoccuparsi di non lasciare indietro chi è più in difficoltà. Insomma, lo sviluppo economico non può assolutamente vivere di rendita, bensì deve piuttosto essere quasi il regista dell’amministrazione, quotidianamente a stretto contatto con il sindaco con cui deve plasmare giorno dopo giorno le proprie azioni in funzione alle esigenze nascenti”. “Detto questo – prosegue Firrincieli – io non richiedo le dimissioni di nessuno poiché, anzi, rimanendo questa la compagine del governo cittadino, abbiamo la certezza che vista l’inconsistenza e la mancanza di azioni, i cittadini sapranno dare la giusta alternanza a tutto quello che avrà una derivazione proveniente dal sindaco Cassì. Riteniamo che, così come con gli altri assessori, da questo stallo possa solamente nascere un nuovo equilibrio, una nuova spinta per nuove coalizioni e per differenti approcci su come si si amministra la città”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA