Veneto

rissa a Rialto tra una ventina di soggetti, spunta anche una Katana oltre ai coltelli

“Kill Bill” a Venezia. Come in un film, scene che colpiscono e creano agitazione, solo che purtroppo appartengono alla vita reale. Sono le scene che hanno scosso nella notte tra domenica e lunedì il centro storico veneziano, tra il sottoportico de la Bissa e campo San Bortolomio, a due passi dal Ponte di Rialto. Si parla di un violento regolamento di conti che ha visto coinvolti almeno una ventina di giovani, tutti armati e “attrezzati” allo scontro, per una una rissa che ha lasciato dietro di sé feriti, sangue sull’asfalto e una città ancora una volta turbata dall’escalation di violenza notturna.

Stando alle prime ricostruzioni, due gruppi rivali, entrambi composti da cittadini stranieri — presumibilmente sudamericani, secondo alcune testimonianze — si sarebbero dati appuntamento per regolare vecchi conti in sospeso. Armi bianche di ogni tipo, dai coltelli alle sciabole, fino alle katane giapponesi, sono state sfoderate nel pieno della notte, mentre nell’aria si diffondeva il pungente odore dello spray urticante, evidentemente usato come arma a sua volta, rendendo impossibile persino respirare nelle abitazioni circostanti.

Scontro tra bande nel centro storico di Venezia: “Sembrava una guerra”

Secondo un residente in calle de la Bissa erano una ventina i soggetti che si sono affrontati, tutti armati con armi di ogni tipo. C’erano bastoni, machete, sciabole e via dicendo. Una signora ha aperto la finestra per capire cosa stesse succedendo ma ha dovuto richiuderla subito perché l’aria era irrespirabile per via dello spray al peperoncino.

Testimoni oculari descrivono l’accaduto come una vera e propria guerriglia urbana. Tutto farebbe pensare ad un appuntamento premeditato tra bande rivali. Tutti i partecipanti erano giovani, tra i 20 e i 30 anni, alcuni addirittura con feroci cani al seguito. La rissa è durata almeno un quarto d’ora, che può sembrare poco se si pensa alla quantità di tempo, ma quando ogni secondo contiene un affondo o un colpo è un’eternità. Allo scadere del tempo, una parte dei contendenti si è dileguata verso il Ponte di Rialto, un’altra in direzione San Lio. Per terra tracce di sangue e le prove della “battaglia”.

Prove che sono rimaste a memoria dello scontro: sul selciato del Ponte dei Bareteri, la mattina seguente, erano ancora visibili tracce di sangue. Segno evidente che lo scontro non è stato solo rumoroso, ma anche violento e con conseguenze fisiche concrete per qualcuno.

Due feriti gravi: spunta la pista della vendetta

Di certo sembra esserci che a farne le spese sono stati principalmente due cittadini tunisini, di 34 e 30 anni (già noti alle forze dell’ordine). I due sono stati raggiunti da più fendenti: uno ha riportato profonde ferite da taglio, soprattutto a un ginocchio, con una prognosi di circa 30 giorni, mentre il secondo, colpito a un braccio e in altri punti del corpo, è stato giudicato guaribile in tempi più brevi. Entrambi sono stati soccorsi dal 118 e trasportati all’ospedale Civile di Venezia.

Secondo quanto si mormora, i tunisini sarebbero stati vittime di un agguato ordito da un gruppo di albanesi. L’attacco sarebbe stato preceduto dallo spray urticante per accecarli e metterli fuori gioco, seguito poi dall’assalto con armi bianche. L’ipotesi investigativa più accreditata parla di una vendetta legata a questioni di “territorio”, in funzione di droga e spaccio, viste le precedenti denunce a carico delle vittime.

Le indagini in corso

Le Volanti della Polizia di Stato sono giunte rapidamente sul posto, assieme agli agenti della Polizia Locale. È stato avviato un fascicolo presso la Procura della Repubblica e sono in corso le indagini per risalire agli autori dell’aggressione. Fondamentali saranno le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso l’intera sequenza.

Le forze dell’ordine stanno cercando di identificare tutti i partecipanti alla rissa, anche grazie alla testimonianza di un passante che ha assistito allo scontro e dato l’allarme. I due tunisini, al momento, si sono detti poco collaborativi e non hanno fornito ulteriori dettagli su quanto accaduto.

Residenti esasperati: “Serve più sicurezza”

Il nuovo episodio di grave violenza scuote Venezia, città che si trova a combattere con le problematiche legate al degrado urbano e alla criminalità organizzata, quando storicamente le sue preoccupazioni maggiori erano sempre state rivolte al turismo e ai suoi effetti.

I residenti invocano maggiore presenza delle forze dell’ordine, ma tutti si interrogano su come proteggere i cittadini e turisti da episodi tanto gravi che sono diventati una brutta consuetudine in tutte le città “metropolitane”. Molti residenti fanno appello per maggiori controlli nel centro storico, ma mentre si realizza che non è possibile mettere un poliziotto per ogni calle, ricordano episodi simili accaduti di recente. Solo un mese fa, infatti ci fu una rissa simile, sempre di notte, tra persone del Bangladesh. Pugni, botte e urla svegliarono tutti, ma stavolta la furia sembra esser stata ben peggiore.


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