Carceri, disordini a Pontedecimo. Sindacati della penitenziaria all’attacco: “Sostituire i vertici di Marassi”
Genova. Resta tesa la situazione nelle carceri liguri, dove non di fermano gli episodi di aggressioni e disordini tra detenuti. Una situazione che non sembra trovare un freno e per la quale da tempo i sindacati della polizia penitenziaria chiedono un cambio di rotta immediato e urgente.
Fabio Pagani, Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria, ha denunciato una serie di disordini iniziati a Marassi e proseguiti in diverse carceri italiane, da Spoleto a Trapani. Secondo Pagani, la situazione a Marassi è particolarmente critica, con la Polizia Penitenziaria che subisce continue aggressioni. L’ultimo episodio ha visto un agente ferito con una lametta, riportando 15 giorni di prognosi e 5 punti di sutura, mentre poco prima due agenti erano stati aggrediti a pugni da un detenuto psichiatrico, subendo 10 giorni di prognosi ciascuno.
Episodi che, secondo Pagani, sarebbero potuti essere evitati con trasferimenti tempestivi dei detenuti problematici. La UILPA, quindi, accusa l’Amministrazione Penitenziaria di essere “sempre più lontana dalla realtà delle Carceri” e chiede provvedimenti urgenti e tangibili, inclusa “la sostituzione degli attuali vertici dell’istituto di Genova Marassi“, per ripristinare condizioni minime di sicurezza e vivibilità. “Basta passerelle e dichiarazioni di intenti utili solo a essere smentite, servono i fatti”, conclude Pagani.
Tensioni a Pontedecimo
Anche il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha rimarcato il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nelle carceri genogesi. Nelle scorse ore, secondo quanto riporta il sindacato, si sarebbe verificata una violenta rissa tra sette-otto detenuti avvenuta nel carcere di Pontedecimo, “dove, in quel momento, erano oltre trenta i detenuti fuori dalle celle”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha elogiato il tempestivo intervento del Comandante di Polizia Penitenziaria di Marassi e degli agenti di supporto che hanno impedito la degenerazione della situazione “ma certo è assurdo che sia direttore che comandante di Pontedecimo fossero entrambi in ferie, nonostante le precise disposizioni del DAP lo vietino”.
Capece ha ribadito come il grido d’allarme del SAPPE rimanga inascoltato da un’Amministrazione regionale “sempre più distante e assente”. Ha inoltre evidenziato come la Liguria sia diventata una “discarica sociale del Piemonte”, con molti detenuti problematici assegnati da Torino. Il SAPPE auspica una rapida riapertura del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria a Genova e rinnova la richiesta di potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria.