Puglia

“Lasciare il club in serie A”

Dopo un silenzio durato oltre sette mesi il presidente del Bari Luigi De Laurentiis torna a parlare in conferenza stampa. Tanti gli argomenti sul tavolo. Gli obiettivi stagionali, il budget, l’ingresso di un nuovo socio, potenziali acquirenti e il nodo legato alla multiproprietà. Il numero uno del club biancorosso prova a fare chiarezza e a dare risposte a una tifoseria delusa e amareggiata.

“Abbiamo tre anni davanti con la scadenza della multiproprietà al 2028, ma io voglio consegnare questa squadra in serie A trovando una proprietà solida che possa venir qui per restare – ha detto il presidente -. Mi sono attivato in prima persona per cercare interlocutori, sarei pazzo a lasciare il Bari al primo che passa. Io sono innamorato di questa società e ho una responsabilità enorme. Nei prossimi mesi cercheremo di trovare un partner solido per proseguire nel progetto. Ci sto lavorando attivamente, contatti ci sono stati, ma non ho nulla sul tavolo. Ho letto sulla stampa anche di alcuni dettagli, ma non so come possano uscire certe cose. Semplici chiacchierate esplorative, ma speriamo ci possa essere un cambio il prima possibile. Ecco perché sarebbe importante restare compatti in attesa di un cambiamento: vedere contestazioni o stadio che si svuota può allontanare acquirenti, anziché avvicinarli. Capisco i tifosi per la questione multiproprietà, ma la squadra non ha nessuna colpa, per me è giusta sostenerla. Restare compatti è importante”.

Poi il futuro più prossimo, con tra mercato e obiettivi per la prossima stagione. “Tenere lontano il Bari dai debiti non è stato facile, ma questa è una società che deve essere sana – ha detto ancora De Laurentiis -. Saremo in linea con investimenti degli ultimi anni. Il budget è quello giusto per la categoria, quello per poter lavorare per agguantare i playoff nella migliore posizione e poi provare il salto di categoria. Non abbasseremo gli investimenti, ma come sostenibilità non possiamo spendere di più. L’altra squadra, il Napoli, ha una cassa diversa e ha una propria sostenibilità in una categoria come la seire A che ha ricavi decisamente diversi. Andando indietro nel tempo, al loro primo anno in B, i ricavi erano decisamente maggiori rispetto a quelli di oggi. Non sono situazioni paragonabili”.

In panchina ci sarà Caserta al posto di Longo. “Dal primo secondo ha sposato in pieno il nostro progetto – ha proseguito l’amministratore unico del club -. È destinato a salire di categoria, adatto a questa piazza. Vogliamo persone entusiaste di venire a Bari. Longo l’ho salutato amichevolmente, ho stima in lui. Ho compreso però di voler alzare l’asticella e cambiare qualcosa dopo il mancato raggiungimento dei playoff. É stato un delitto non aver raggiunto obiettivo”.

Uno sguardo anche alla costruzione della rosa. “Qui si cerca di fare calcio giusto – precisa De Laurentiis-, importante. Siamo stimolati nel dover costruire una nuova squadra, su misura per l’allenatore appena arrivato. I prestiti? Quest’anno possono essere massimo dieci, ma sono solo un alibi. Se trovi i giocatori giusti va bene lo stesso. Ogni partita è una vetrina, cresce il loro valore. Vi posso citare Folorunsho. Non è una questione di prestito, ma trovare giocatori forti e che abbiano anche amor proprio. Lo scorso anno secondo me ci sono mancati due-tre leader, proveremo a colmare la lacuna. Anche aggiungendo giovani di qualità, di prospettiva.  Dorval? Non abbiamo ricevuto offerte”.

In chiusura una dedica per la scomparsa del professor Gianni Antonucci. “Una persona di grandissimo spessore. Vorremmo intitolare a lui la tribuna stampa, come memoria storica del club. E ripristineremo presto la targa originale di Biagio Catalano”.




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