“Elio” mette la bellezza dei sentimenti alla base della storia – Torino Oggi
TITOLO: Elio
TITOLO ORIGINALE: Elio
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d’America
ANNO DI PRODUZIONE: 2025
CASA DI DISTRIBUZIONE: The Walt Disney Company Italia
GENERE: animazione, commedia, fantascienza, avventura, fantastico
REGIA: Domee Shi
CAST: Yonas Kribeab, Zoe Saldana, Brad Garrett, Remy Edgerly, Shirley Henderson, Matthias Schweighöfer, Brandon Moon, Naomi Watanabe, Ana de la Reguera, Anissa Borrego, Omar Sherrer, Brendan Hunt, Dylan Gilmer, Em Rusciano.
DURATA: 99 minuti
TRAMA
Elio è un ragazzo con una fervida immaginazione, che si ritrova per caso teletrasportato nel Comuniverso, un’organizzazione interplanetaria con rappresentanti di galassie lontane. Identificato per errore dal resto dell’universo come l’ambasciatore della Terra e completamente impreparato a questo genere di pressione, Elio deve stringere nuovi legami con delle eccentriche forme di vita aliene, sopravvivere a una serie di prove straordinarie e scoprire in qualche modo chi è veramente destinato ad essere nella vita.
RECENSIONE
Parafrasando Toy Story la Pixar va di nuovo verso l’infinito e oltre, realizzando un film con dei forti elementi fantascientifici che ci portano ad esplorare mondi differenti dal nostro con forme di vita aliene, mettendo a frutto la bellissima fantasia di Elio, il bambino protagonista della pellicola.
La Pixar si è sempre contraddistinta per la mirabile sensibilità che contorna i suoi film d’animazione. Elio in questo non fa eccezione, dandoci così un lungometraggio Pixar con forti tratti spielberghiani.
Il nuovo cartone non contribuisce a creare nessuna rivoluzione all’interno delle logiche di trama della Pixar, è una storia molto simile ad alcune che la casa di animazione americana ha già raccontato in passato, ma riesce comunque a mantenere una sua originalità dando fortemente spazio a dei toni originalmente fantascientifici.
Ma il vero punto forte della sceneggiatura di Elio è il mettere la bellezza dei sentimenti alla base della storia, soprattutto quando vengono mostrati i legami del protagonista con la zia paterna Olga e l’amicizia che instaura con l’alieno-bambino Glordon, che diventano così il fulcro della vicenda. Elio, come tanti altri film targati Pixar, ha dei messaggi non solo rivolti ai più piccoli ma anche agli adulti, confermando così come l’animazione non sia solo un genere destinato al pubblico infantile.
Elio è la dimostrazione di come la casa di produzione di proprietà della Disney riesca ad essere sempre originale mantenendo costante il suo stile. Ogni lavoro della Pixar, anche i meno riusciti (e non è questo il caso), ha sempre qualcosa di interessante dentro di sé e Elio lo conferma.