ALBUM: Sea Lemon – Diving For A Prize

Se mi chiedeste chi sono le fanciulle più adorabili del dream-pop attuale, beh, non potrei che rispondervi Hazel English e Natalie Lew, per gli amici Sea Lemon. Musicalmente sembrano davvero due gemelline, così perfettamente a loro agio in un mondo etereo, riverberato e vaporoso in cui chitarre morbide e synth si trovano a meraviglia e lo loro voce deliziosa e così zuccherosa distilla melodie affascinanti.
Sea Lemon arriva al tanto atteso album di debutto e no, non c’è Jackson Phillips alla produzione, cosa che, almeno qui, allontana artisticamente le due signorine. Andy Park, il produttore, non smonta assolutamente l’impianto suggestivo che Natalie ha costruito in questi anni, anzi, lo potenzia, lo rende ancora più avvolgente, delicato ma nello stesso tempo concreto, con questa sottile malinconia onnipresente che vive, spesso, di momenti che nel corso della canzone si potenziano e diventano preponderanti e musicalmente corposi. La missione di Natalie è far convivere attimi raccolti, intimi, da cameretta se vogliamo, con suggestioni ben più ampie, spazi aperti che si aprono davanti ai nostri occhi: obiettivo raggiunto in pieno, perché le canzoni di Sea Lemon sono proprio così, tanto “piccole” e personali quanto “grandi” e potenzialmente in grado di arrivare a chiunque.
Faccio realmente fatica a citare un pugno di brani, perché in realtà il disco non ha alcun punto debole, magicamente inserito in un contesto che a tratti pare quasi uno shoegaze fiabesco, come se Kevin Shields si fosse messo a fare musica con gli Air, con la benedizione dei Cocteau Twins (e occhio a certe linee di basso che sembrano uscire da casa Peter Hook!). In ogni brano c’è un lato melodico invitante, gentile e delicato che conquista fin dal primo ascolto.
Disco di una bellezza che lascia senza fiato.
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Sea Lemon: Bandcamp
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