Finto trading e truffe: il nuovo fenomeno online
21.06.2025 – 13.14 – Un annuncio su Telegram, un volo diretto per Cipro, e poi una stanza piena di computer ed operatori pronti a spillare denaro agli ignari investitori. È questo l’inquietante scenario raccontato nella recente inchiesta realizzata dai giornalisti Andrea Sceresini e Matteo Keffer per la trasmissione Farwest su Rai 3, raccontata anche dal Corriere della Sera. I due noti giornalisti si sono infiltrati in un call center di Limassol, a Cipro, in cui giovani italiani venivano addestrati ad hoc per truffare connazionali convinti di intraprendere la strada del “trading online”.
Un caso di truffe vere e proprie, camuffate da investimenti unici ed irreperibili. La formula è quasi sempre la stessa: ti chiamano e ti propongono un piccolo investimento iniziale (spesso sono 250 euro), ti mostrano una finta piattaforma, un paio di grafici in crescita e video realizzati con l’intelligenza artificiale con personaggi famosi che promettono guadagni incredibili e raggiungibili in poco tempo. Insomma, un’occasione assolutamente da non perdere. La cruda realtà che si nasconde, però, è tutt’altra: i guadagni non esistono, i grafici sono simulati, i nomi sono alias e i soldi finiscono in conti off-shore. E non basta, perché quando provi a ritirare l’investimento, il sito – casualmente – sparisce.
Si tratta di truffe che sfruttano la popolare etichetta del trading online, ma che, con il vero trading, hanno veramente poco a che fare. Il trading rappresenta una realtà in grado di affascinare le persone molto più di quanto si possa credere. Sembra qualcosa di dinamico, globale, e tradotto in semplici parole, un metodo facile e veloce per arrivare a grandi guadagni. Si tratta invece di un’attività regolamentata, che prevede l’acquisto e la vendita di strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, criptovalute e derivati su piattaforme controllate e soprattutto attraverso intermediari autorizzati. Ma non basta, perché non serve solo un semplice gioco fatto di regole e strategie per accedere ad una via rapida al successo, bensì si tratta di un’attività che comporta studio, competenze tecniche, analisi di mercato e soprattutto, la consapevolezza del rischio.
Insomma, distinguere tra reale e fasullo, ad oggi non può rimanere un’opzione, bensì deve essere un obbligo, un dovere. Il trading finto rappresenta una realtà che ha già mandato in fumo 147 milioni di euro nei primi mesi del 2024, come ha riportato il Sole 24 Ore. Ad oggi, il consiglio è uno soltanto: diffidare a tutti coloro che promettono guadagni rapidi, informarsi solo attraverso canali ufficiali e segnalare qualsiasi tipo di sospetto alla polizia postare. Perchè dietro ad un semplice e mero clic, può nascondersi molto di più di una semplice truffa: una voragine silenziosa che inghiotte risparmi, sacrifici, fiducia, e soprattutto dignità.
[n.m]