Lazio

“C’è un fascicolo allo Ior. Nessuno…” – Il Tempo


Salvatore Martelli

“C’è un fascicolo nello Ior a cui nessuno ha mai avuto accesso”: Pietro Orlandi svela l’ennesimo mistero legato alla scomparsa, avvenuta ormai 42 anni fa, della sorella Emanuela. Stavolta l’attenzione del fratello della cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983, è su un documento a cui – come ha raccontato nel sit-in in piazza del Risorgimento a Roma – “nessuno vi ha potuto avere accesso, nemmeno l’ex comandante della Gendarmeria, Domenico Giani quando era incaricato di fare ricerche”. Durante questo evento che ha raccolto in piazza centinaia di persone, Orlandi ha chiesto nuovamente verità e giustizia sulla sorella: “Sono i principi fondamentali della persona di Gesù Cristo e Papa Leone XIV li ha ripresi già nelle prime udienze ripetendo queste parole chiave” – ha spiegato ai cronisti di FanPage.it.

 

 

Un fascicoletto che potrebbe rilevarsi interessante ma che non è mai uscito dallo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, unico luogo dove “il capo della polizia vaticana non può mettere piede”. L’ennesimo mistero nella scomparsa di Emanuela Orlandi e che solleva gli ennesimi interrogativi. Durante il sit-in, Orlandi ha poi dichiarato di voler incontrare personalmente Papa Leone XIV: “Non può non conoscere la vicenda di Emanuela – ha spiegato – sa che c’è una inchiesta aperta e che ci sono tante critiche sull’atteggiamento di riservatezza che il Vaticano ha sempre tenuto negli anni. Non dovrebbe considerare questa vicenda come secondaria”. Infine nel suo intervento non è mancato anche un riferimento non particolarmente positivo a Papa Francesco: “Fino all’ultimo giorno non ha voluto incontrarmi, perché questo atteggiamento?”.

 

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Rita Cavallaro


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