Sarah Michelle Gellar: «Sono stata fortunata a vivere la popolarità senza social. Il nuovo Buffy? Sarà più leggero dell’originale»
Quando spunta Sarah Michelle Gellar nel giardino del Forte Village a Pula, durante l’XVIII edizione del Filming Italy Sardegna Festival, il tempo sembra tornare magicamente indietro, alla fine degli anni ’90, quando andava in onda la serie cult Buffy l’ammazzavampiri. A distanza di più di 20 dall’ultima stagione, Buffy è pronta a tornare in un reboot.
Grazie al ruolo di Buffy, l’attrice 48enne, è diventata idolo dei teenager a soli vent’anni. «Sono stata molto fortunata. A quei tempi i social non esistevano», commenta a proposito della popolarità arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Un giovane attore famoso viveva un’esperienza in modo completamente diverso rispetto ai tempi moderni. Non sentivo la pressione che sentono gli attori di oggi a cui viene chiesto di postare continuamente dei contenuti e persino di fare balletti stupidi su TikTok».
A convincere l’interprete di Buffy Sommers a rimettersi nei panni della vampira è stata l’attrice premio Oscar Chloé Zhao (Nomadland). «Per tanti anni ho detto di no a un possibile ritorno della serie», commenta, «non volevo riproporre qualcosa di già visto. Ho aspettato che arrivasse il momento giusto. Poi Chloè, una grande fan di Buffy, mi ha proposto il progetto e ho accettato. La gestazione è stata lunga. Sono passati tre anni e ci stiamo ancora lavorando». Ma presto si comincerà a girare.
L’attrice, che verrà affiancata nella serie dalla giovane collega Ryan Armstrong, ha rivelato alcuni dettagli. «Sarà più leggera a divertente rispetto alle ultime stagioni dell’originale. Cercheremo di trovare un equilibrio tra nuovi e vecchi personaggi. Il mio sogno è riportare in vita tutti quelli che sono morti, ma bisognerà dare spazio anche a nuove storie».
«Uno degli aspetti sorprendenti di Buffy è che è sempre stata una serie trasversale», ha dichiarato Sarah Michelle Gellar, «stiamo provando a capire, per questo nuovo progetto, come modernizzare i temi della serie, soprattutto che cosa significhi sentirsi un outsider in un mondo dominato dai social media. Quello che vogliamo esplorare sono i confini spazio-temporali che riguardano la società di oggi».
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