“Gli avvocati di Blake Lively hanno ricattato Taylor Swift per portare in tribunale le loro chat private”: cosa è successo tra l’attrice e la cantante nel caso Baldoni
Nella complessa diatriba legale tra Blake Lively e Justin Baldoni vengono ammesse come prove dai giudici le chat private tra l’attrice e l’amica Taylor Swift. Nell’infinito campo di accuse e controaccuse tra l’attrice e il regista di It Ends with us il colpo di scena riguarda il contenuto di alcune chat private tra Lively e Swift per le quali un giudice di New York ha consentito l’accesso come chiesto dai difensori di Baldoni che in attesa che il tribunale si pronunciasse avevano fatto un mezzo passo indietro che coinvolgerebbe il padre della Swift.
Secondo il DailyMail il motivo del mezzo passo indietro del team legale del regista stava nel fatto di essere riusciti comunque a reperire le informazioni contenute in quelle chat attraverso Scott Swift, il padre della popstar. “Non voleva che sua figlia venisse ulteriormente coinvolta in questa vicenda e ha volontariamente fornito questa informazione come parte di un accordo che avrebbe incluso il ritiro della citazione in giudizio nei confronti di Taylor”, scrive il tabloid inglese. Secondo il DailyMail, che cita una lettera depositata dagli avvocati di Baldoni, sembrerebbe che la cantante sia stata ricattata dagli avvocati della Lively per avere una dichiarazione pubblica della Swift per sostenere l’amica.
Sempre il tabloid segnala che nella lettera l’avvocato dell’attrice avrebbe contattato la Swift chiedendo il famigerato supporto all’amica e che se ciò non fosse avvenuto “i messaggi di testo privati di natura personale in possesso della signora Lively sarebbero stati resi pubblici”. Nell’ultimo capitolo entra in scena Scott Swift che per evitare coinvolgimenti legali della figlia in una delle vicende legali più chiacchierate d’America avrebbe voluto collaborare con gli avvocati di Baldoni, fornendo i messaggi privati contestati. Va anche detto che i legali della Lively hanno a loro volta definito “categoricamente false” le notizie relative alle minacce di estorsione verso la Swift e la loro richiesta giudiziaria di archiviazione è stata comunque accolta dal tribunale.
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