Informazione Campania – AVELLINO – CONSULTA FEMMINILE: QUARTA TAPPA DEL SENTIERO ANTIVIOLENZA
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- Scritto da Emilio Spiniello
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Lunedì 23 giugno, ad Avellino, presso Villa Amendola, alle ore 10, si terrà la quarta tappa del Sentiero antiviolenza, la campagna d’ascolto itinerante di sensibilizzazione contro la violenza maschile sulle donne promossa dalla Consulta regionale femminile, con il patrocinio dell’Assessorato alle politiche sociali della Regione Campania e dal Consiglio regionale.
“L’ intento – spiegano la Presidente della Consulta Ilaria Perrelli e la responsabile della campagna, Raffaella Ruocco – è quello di favorire un percorso condiviso di ascolto e di confronto con tutti i soggetti della rete antiviolenza, a partire dai CAV regionali e case rifugio presenti nell’Albo, alle istituzioni locali, agli ambiti, sino alle forze dell’ordine, alla prefettura, agli operatori della giustizia e della sanità, agli ordini professionali, alle scuole.
L’obiettivo è consolidare e rafforzare la rete territoriale e proporre alla Regione una proposta organica e un Piano regionale contro la violenza per sostenere le donne nel loro percorso di autonomia e libertà e porre le basi per quel cambiamento culturale radicale di cui c’è bisogno”.
“Regione Campania – ricordano Perrelli e Ruocco – in questi anni ha messo in campo leggi molto importanti e misure sperimentali molto significative (tra cui legge 34/2017, la legge 17/2021 il Fondo e il sostegno economico agli orfani di femminicidio e l’Avviso multintervento), ma l’inquietudine per l’aumento e l’efferatezza degli ultimi femminicidi giovanili conferma che occorre lavorare ancora di più sulla prevenzione e sul versante culturale. Spesso, come è accaduto per le bambine di Caivano il tentativo è di derubricare ciò che accade a questione di ordine pubblico e di degrado delle periferie. Il tentativo evidente è quello di affermare una visione della violenza maschile sulle donne come conseguenza di un generalizzato clima di violenza relazionale, il rischio è di normalizzarla e di perdere di vista la sua matrice, insita nella disparità di opportunità, di autonomia e di potere decisionale nella vita delle donne. Per questo è più che mai necessario l’educazione all’affettività nelle scuole con un approccio olistico e integrato e dare visibilità e valore al ruolo femminile”.
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