La Lilt celebra la vita dopo il tumore, seduta collettiva di yoga in piazza De Ferrari
Genova. Nella Giornata internazionale dello yoga, sabato 21 giugno, Lilt celebra la vita che continua dopo un tumore, con una seduta comunitaria in 12 piazze italiane tra cui piazza De Ferrari a Genova.
Il Cancer survivors day è nato alla fine degli anni ’80 negli Stati Uniti si è poi diffuso in Europa e dall’anno scorso in Italia, organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La pratica indiana, che dona benessere a corpo e mente, è una tra le attività proposte ai pazienti oncologici da Lilt nel percorso di riabilitazione e rigenerazione, per tornare alla vita piena dopo un’esperienza di tumore. Ai partecipati sono stati proposti una lezione collettiva di yoga e un successivo allenamento di pilates con insegnanti professionisti delle due discipline.
Presenti anche la sindaca Silvia Salis e l’assessora ai Servizi sociali Cristina Lodi. “Vuole essere l’inizio di una collaborazione con la Lega Italiana Tumori perché per noi è centrale lavorare per un welfare per tutti – spiega Lodi -. Una sanità diffusa, un approccio di comunità in cui ciascuno fa il suo pezzo aiuta tutti non solo a stare meglio, ma anche a rinforzare gli interventi che devono essere sempre più mirati ed appropriati. La complessità dei problemi socio sanitari ci vedrà protagonisti nella ricerca di soluzioni insieme a tutti coloro che già stanno facendo molto come la Lilt”.
Un italiano su 16 vive con una diagnosi di tumore, pari a 3,7 milioni di persone, un numero in costante crescita grazie alla diagnosi precoce e ai progressi della medicina. Siamo nell’ordine degli abitanti di una media città europea, come Berlino, una popolazione che ha bisogno di punti di riferimento, servizi e norme di comportamento per garantirsi la migliore qualità della vita possibile.
Lilt da sempre pone la massima attenzione alla prevenzione terziaria, ovvero quel percorso che segue la terapia oncologica e accompagna il paziente verso la normalità. Da anni infatti vengono forniti servizi e strumenti come la riabilitazione fisica, il supporto psico-oncologico, e il reinserimento sociale e occupazionale.
L’evento non è dedicato solamente ai pazienti oncologici, ma anche a familiari, amici, caregiver, operatori sanitari e a tutti coloro che desiderano esprimere vicinanza ai cancer survivors che non devono mai essere lasciati soli. L’attività fisica, inoltre, fa parte dei pilastri della prevenzione per tutti, che aiuta a evitare fino al 40% dei tumori.