Sicilia

Acli e Arci Sicilia insieme per Gaza: «Si fermi il genocidio»

L’appello

Le associazioni chiedono l’intervento delle istituzioni regionali

Di Redazione |

«Di fronte ai crimini commessi dal governo d’Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania occupata», Acli Sicilia e Arci Sicilia hanno trasmesso una lettera a firma congiunta al governo siciliano, al presidente della Regione Renato Schifani e al presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, chiedendo «il rispetto degli obblighi derivanti da tre diverse pronunce della Corte internazionale di giustizia, relative alla plausibile violazione della Convenzione sul genocidio, dal suo parere consultivo del luglio scorso e dalle norme di diritto internazionale, che negli ultimi due anni sono state completamente ignorate dal governo Netanyahu».«Aderendo al nostro appello si potrà non solo esercitare dal basso una pressione più incisiva sul governo israeliano per un immediato cessate il fuoco e la fine dell’occupazione, ma mandare anche un messaggio chiaro al governo nazionale, che finora si è mostrato impermeabile alle pronunce della Corte – dicono Agata Aiello e Giuseppe Montemagno, rispettivamente presidenti regionali di Acli Sicilia e di Arci Sicilia – L’Italia non può essere complice dei crimini commessi da Israele attraverso la fornitura di armamenti o schierandosi con la Germania contro la sospensione dell’accordo di associazione tra Unione europea e Israele».«L’obiettivo è arrivare all’adesione del maggior numero di enti territoriali, dopo le prime posizioni assunte da alcune regioni – concludono Acli Sicilia e Arci Sicilia- Per questo supporteremo i cittadini e le cittadine e tutte le associazioni che vorranno unirsi alla campagna nel diffondere e portare avanti la richiesta di adesione all’appello, affinché il nostro paese possa schierarsi dalla parte giusta della storia»

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