Regione e Coldiretti in campo per sostenere gli allevatori
L’Umbria si mobilita per affrontare l’emergenza sanitaria causata dalla Lingua blu, la malattia virale che sta colpendo gli allevamenti ovini, ma che interessa anche bovini e caprini. Dopo le prime segnalazioni arrivate dalla Valnerina e dallo Spoletino, la Regione ha attivato un’unità di monitoraggio e intervento coordinata tra l’Assessorato alle Politiche Agricole e quello alla Sanità.
“La preoccupazione delle comunità e degli allevatori è grande – ha dichiarato l’assessore regionale Simona Meloni – e abbiamo subito avviato le attività di sorveglianza. Il focolaio è attualmente circoscritto, ma la malattia può avere conseguenze durature, soprattutto sugli ovini. Serve massima allerta.”
I casi confermati, una ventina di allevamenti, riguardano il sierotipo 8 del virus, uno dei 21 noti in Italia e fortunatamente tra i meno aggressivi. Tuttavia, la mancata vaccinazione di molti capi espone il settore a seri rischi: animali morti, calo della produzione di latte, costi di smaltimento e riduzione della natalità.
In assenza di indennizzi statali, la Regione si sta attivando per individuare risorse proprie per sostenere almeno i costi di smaltimento e sta valutando la creazione di un fondo di emergenza attraverso il Piano di Sviluppo Rurale.
Intanto, la Coldiretti Umbria ha richiesto un incontro urgente con le autorità regionali e sanitarie per mettere in campo “tutte le azioni necessarie a tutelare la filiera zootecnica”. Il presidente Albano Agabiti lancia l’allarme: “La Lingua blu, favorita anche dai cambiamenti climatici e dall’innalzamento delle temperature, sta aggravando una crisi già in atto. Servono risposte immediate: prevenzione, indennizzi e piani per evitare la diffusione”.
La malattia, non trasmissibile all’uomo, è veicolata da un insetto e non compromette la sicurezza alimentare di carne e latte, ma può causare la morte degli animali in tempi brevi. I servizi veterinari dell’Usl Umbria 2 sono in azione per isolare i focolai e monitorare la situazione in tempo reale, mentre la Regione invita gli allevatori a segnalare ogni sintomo sospetto e a collaborare strettamente con le ASL e le associazioni di categoria.
“Dobbiamo garantire vicinanza concreta a chi lavora nelle aree rurali – ha concluso Meloni – e agire in modo tempestivo per evitare che l’epidemia si estenda”.
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