la Regione Emilia-Romagna apre il confronto per una legge che tuteli il diritto all’abitare e promuova uno sviluppo turistico sostenibile – Forlì24ore.it

Con un primo incontro svoltosi ieri, la Regione Emilia-Romagna ha avviato il percorso partecipato per la definizione di una legge regionale sugli affitti brevi a uso turistico
Un passaggio atteso e necessario, promosso dagli Assessori Giovanni Paglia e Roberta Frisoni, rispettivamente con deleghe a Casa e Turismo, che ha visto coinvolti amministratori locali, associazioni di categoria, Organizzazioni Sindacali, Enti del Terzo Settore, Università e rappresentanti delle principali piattaforme digitali, tra cui Airbnb e Booking.
“L’obiettivo è chiaro – dichiara la Consigliera regionale Francesca Lucchi –: costruire un quadro normativo che consenta ai Comuni di affrontare con efficacia un fenomeno in rapida espansione, spesso privo di strumenti di regolazione chiari. È indispensabile proteggere il diritto all’abitare e, allo stesso tempo, sostenere un turismo realmente compatibile con la vita e le esigenze delle comunità.”
Il fenomeno degli affitti brevi, infatti, sta avendo un impatto sempre più significativo sui contesti urbani e turistici più attrattivi. Secondo i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare, in diverse città della regione i canoni hanno superato i 19 euro al metro quadro mensile, rendendo estremamente difficile l’accesso alla casa per molte famiglie, giovani e lavoratori. In questo scenario, i Comuni si trovano spesso privi di strumenti normativi efficaci per governare la situazione.
“Quello che è stato avviato è un percorso politico responsabile e condiviso, che intende riportare al centro le priorità sociali e territoriali – aggiunge Lucchi –. Una legge regionale dovrà garantire trasparenza, equità e condizioni di concorrenza leale tra tutti gli operatori del settore. È il momento di affermare una visione che metta al primo posto le persone e il loro diritto alla casa.”
Nel corso dell’incontro sono state avanzate proposte articolate: da misure fiscali per riequilibrare l’attrattività delle locazioni brevi, a incentivi per la stipula di contratti a lungo termine, fino alla richiesta di regole uniformi a livello regionale. La Regione si è impegnata a valorizzare il contributo di ciascun soggetto coinvolto per giungere a una sintesi normativa efficace e rispettosa delle peculiarità locali.
“Rimettere al centro il diritto all’abitare significa rafforzare la coesione sociale e garantire una reale possibilità di futuro per tutte e tutti – conclude Lucchi –. Serve responsabilità, visione e la capacità di governare i cambiamenti con equilibrio, ascolto e decisione. La Regione è pronta a fare la sua parte.”
Il percorso si inserisce in una strategia più ampia a sostegno del diritto alla casa, che comprende strumenti già attivi come il fondo affitti, il piano straordinario per la riqualificazione dell’edilizia pubblica e le politiche abitative regionali. A conferma dell’impegno sul tema, la Giunta regionale sta lavorando a un Progetto di Legge “salva casa”, che affianchi la regolamentazione degli affitti brevi a una strategia complessiva per l’equità abitativa. In questo solco si colloca anche il nuovo Piano casa da 300 milioni di euro, presentato nei giorni scorsi, che punta ad azzerare gli alloggi pubblici sfitti e ad assegnarli a lavoratrici e lavoratori a reddito medio-basso.
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