Assodistil, calano i consumi e aumenta l’export: «preoccupazione per i dazi»
Calano i consumi di bevande alcoliche in Italia mentre crescono le esportazioni che nel giro di dieci anni sono triplicate raggiungendo oggi un fatturato di 1,8 miliardi di euro. In questa ottica grande preoccupazione è stata espressa da parte delle imprese del mondo della distillazione per lo scenario internazionale e, in particolare, per la possibilità che vengano introdotti dazi su un mercato chiave come quello americano.
È quanto è emerso oggi 20 giugno a Roma all’assemblea di Assodistil, l’associazione delle imprese italiane della distillazione.
“«Il 2024 – hanno spiegato ad Assodistil – è stato un anno complesso per le imprese del settore distillatorio. Il calo dei consumi sul mercato interno, l’incertezza globale dovuta agli scenari internazionali e la possibile introduzione di nuovi dazi sulle importazioni hanno messo a dura prova il settore. Nonostante questo, grazie a una crescente vocazione del comparto e all’attività di promozione degli Spirits verso i mercati internazionali, si assiste a una sostenuta crescita dell’export italiano di queste bevande: nel giro di un decennio l’export in valore è triplicato passando da 0,6 mld di euro del 2014, agli 1,8 miliardi del 2024, con una crescita che prosegue anche nel I trimestre 2025 (+3,1% rispetto al 2024)”.
Nel corso dell’assemblea è stato presentato inoltre uno studio Nomisma sul settore distillatorio dal quale è emerso che «sebbene l’Europa rappresenti il principale mercato di riferimento per l’export italiano degli Spirits (59% sul totale), seguita dagli Usa (15%), si assiste a una progressiva diversificazione geografica dei mercati di interesse».
Alla vivacità sui mercati internazionali fa però da contraltare la flessione dei consumi in Italia che riguardano tutti gli spirits ad eccezione del Gin. «Le nuove tendenze dei consumatori – prosegue lo studio Nomisma – attratti da nuovi prodotti a basso contenuto di alcol o senza alcol, stanno portando ad una progressiva contrazione dei consumi dei liquori e distillati tradizionali, che mantengono comunque una posizione di rilievo nel mercato nazionale. Nel 2024 il consumo di Spirits in Italia è stato pari a 127 milioni di litri con una variazione tra 2024 e 2019 del -8,5%. Dall’analisi dei volumi venduti, emerge come i Liquori siano in cima alla classifica con circa 50,5 milioni di litri venduti, con il canale del “fuori casa” che rappresenta circa il 56% del consumato».
Source link