Liguria

Metalmeccanici nuovamente in piazza per il contratto nazionale: “Quarantesima ora di sciopero in pochi mesi”

Genova. Questa mattina in tutto il paese si registra il nuovo sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori metalmeccanici, proclamato da Fim, Fiom e Uilm. La mobilitazione è stata indetta a seguito dell’ennesimo rifiuto di Federmeccanica e Assistal di riaprire il tavolo di confronto per il rinnovo del contratto nazionale. In Liguria, la manifestazione regionale è iniziata questa mattina a Genova Cornigliano. I lavoratori si sono concentrati alle ore 9:00 presso i Giardini Melis e, come previsto, il corteo arriverà fino a via di Francia.

Le richieste dei sindacati sono le stesse portate avanti in questi mesi vale a dire rinnovo del contratto nazionale, aumento dei salari, riduzione dell’orario di lavoro, maggiori diritti, più sicurezza e dignità sul lavoro. “Siamo alla quarantesima ora di sciopero, è il quinto sciopero generale dei metalmeccanici a livello nazionale e oggi siamo qui a Genova a mettere in campo l’ennesima iniziativa di lotta – commenta Stefano Bonazzi, segretario Fiom Cgil Genova –  Oggi i metalmeccanici scioperano per riconquistare il loro contratto nazionale, un contratto che chiede salario e riduzione d’orario. Ci sono delle questioni strutturali, dei problemi strutturali per quanto riguarda il mondo dei metalmeccanici d’Italia. I lavoratori oggi lottano per questo. Siamo a una delle lotte più aspre per riconquistare il contratto nazionale degli ultimi trent’anni. Quaranta ore di sciopero non si vedevano dal 1997 e questo dice tutto quello che riguarda l’asprezza della lotta”

Una lotta nazionale che si innesta su una situazione locale particolare, con tutta la questione legata all’ex Ilva:  “Ovviamente come sempre quando si riguarda i metalmeccanici le questioni contrattuali, le questioni salariali si intrecciano con le questioni industriali più generali e in questo ci sta anche l’avvertenza dell’Ilva – sottolinea Bonazzi – un’avvertenza aspra, complicata, complicatissima che ci vede chiedere come Fiom Genova un rafforzamento della produzione per far sì che a prescindere dalla situazione di Taranto, il resto dei siti a Genova abbia una propria autonomia e un proprio rilancio. Per questo come Fiom stiamo organizzando anche un convegno il 15 di luglio per affrontare questo tema con ospiti di spessore”.

A Genova è presente anche il segretario della Fim nazionale Massimiliano Nobis. “Con queste ulteriori 8 ore siamo già a 40 ore di sciopero per conquistare il tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL”, ha dichiarato Nobis. “Federmeccanica-Assistal continuano a tenere in ostaggio 1 milione e mezzo di metalmeccanici, dimostrando irresponsabilmente di non voler riaprire la trattativa per rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza. Il rifiuto che continua a ribadire Federmeccanica di riprendere la trattativa senza pregiudiziali è un atto irresponsabile e offensivo verso le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici. È assurda e inaccettabile la pregiudiziale assunta dal fronte imprenditoriale di non quantificare gli aumenti salariali nel prossimo contratto”.




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