Liguria

Inchiesta sulla polizia locale e dossieraggi, la versione di Giurato: “Correttezza del mio operato”


Genova. Due giorni dopo il deflagrare dell’inchiesta multipla della procura di Genova sulla polizia locale e sull’ex assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, anche il comandante del corpo, Gianluca Giurato – indagato per rivelazione di segreto d’ufficio – fornisce la sua versione.

Giurato che, in questi giorni, è “in ferie” e in attesa di conoscere la decisione sulla sua posizione da parte dell’amministrazione comunale, attraverso i suoi avvocati, Fabiana Cilio e Giorgio Franchini, intende chiarire la propria posizione sia sulla vicenda dei “dossieraggi” su Silvia Salis sia su quella dei presunti pestaggi da parte di alcuni agenti, vicenda per cui non è indagato.

“E’ noto che in questa fase procedurale l’indagato ha scarsa, se non nessuna, opportunità di difendersi, non avendo la possibilità di accedere alle carte delle indagini – si legge nella nota – al comandante Giurato preme fin d’ora ribadire la correttezza del proprio operato e la totale estraneità a qualunque “dossieraggio” o campagna denigratoria nei confronti dell’allora candidata e attuale sindaca Silvia Salis”.

“Ciò emerge dalla circostanza che la pubblicazione dell’articolo del quotidiano La Verità è avvenuta precedentemente alla contestata trasmissione della documentazione relativa al sinistro stradale al consigliere Gambino, circostanza confermata dallo stesso quotidiano che, nell’articolo del 18 giugno 2025, chiarisce quale sia stata la fonte della notizia”, prosegue la comunicazione riportata dagli avvocati.

“L’accostamento della figura del comandante Giurato a un’attività di “dossieraggio”, termine implicante un’indebita e clandestina raccolta di informazioni e dati al fine di utilizzarli per screditare terze persone, nel caso in questione, la figura della candidata sindaca, è gravemente lesiva della reputazione dello stesso, il quale vanta una carriera priva di qualsiasi censura e da sempre rispettosa della funzione pubblica ricoperta – aggiungono – il comandante Giurato ha piena fiducia nella magistratura, sicuro che la vicenda verrà presto chiarita in tutte le sue implicazioni”.

Nella giornata di martedì era stato l’ex assessore Sergio Gambino a diramare una nota, nella quale – attraverso la legale Rachele De Stefanis – comunicava la decisione di autosospendersi dal partito Fratelli d’Italia ma di voler proseguire con l’impegno di consigliere comunale. Infatti, al pomeriggio, era in aula rossa per la prima seduta.

Giurato, però, chiarisce anche la sua posizione sull’altro filone di inchiesta che riguarda la polizia locale di Genova, su presunti pestaggi e altri comportamenti illeciti da parte di 15 agenti. “Relativamente al separato procedimento a carico di alcuni operatori della polizia locale, nel quale il comandante Giurato non è indagato, si precisa che non risponde al vero la notizia, apparsa su alcune testate giornalistiche, che lo stesso, in seguito a segnalazione da parte di due appartenenti alla polizia locale riguardante presunti comportamenti violenti e illeciti commessi da personale del Reparto Sicurezza Urbana, non sarebbe mai intervenuto, così da costringere le medesime agenti a sporgere denuncia in procura”, prosegue la nota.

“In realtà il comandante Giurato – conclude – dopo aver escusso le denuncianti ed effettuato un’esaustiva indagine, depositava presso la procura della Repubblica, nel mese di novembre 2024, una Cnr, comunicazione di notizia di reato, chiedendo che fossero valutate le eventuali responsabilità e che, stante la delicatezza degli avvenimenti e le ragioni di opportunità volte a garantire la riservatezza dell’inchiesta, le indagini fossero assegnate ad altra forza dell’ordine”.




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