Marche

rinviata a giudizio un’intera famiglia


TOLENTINO Truffa milionaria con ecobonus e sismabonus, a giudizio sette imputati: gli albanesi Marsel Mati, 34 anni; la madre 62enne Shpresa Mati; la sorella di Marsel la 32enne Marsida e la moglie 28enne Alba Mati, tutti residenti a Tolentino; l’architetto 69enne di Martinsicuro Pier Luigi Lunghi; il consulente di 68 anni Carlo Pisciotta e il consulente del lavoro di 59 anni Giuseppe Ruiti Spurio, entrambi di Tolentino. Il processo a loro carico si aprirà il 25 novembre. 

Le accuse

Le accuse contestate a vario titolo sono: associazione a delinquere, truffa o in alternativa indebita percezione di erogazioni pubbliche, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, falsità ideologica e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. A indagare sulle loro attività sono stati la Tenenza di Camerino della Guardia di finanza e il Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale dei carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Vincenzo Carusi. Per la Procura Marsel Mati, socio totalitario occulto e amministratore di fatto del Gruppo Marma S.r.l e della Immobiliare Centro Italia S.r.l., avrebbe costituito l’associazione impartendo direttive agli altri. Per l’accusa le imprese edili avrebbero eseguito lavori di ristrutturazione di 12 immobili situati tra Tolentino, Civitanova, Serrapetrona, Belforte e Treia, che prevedevano il miglioramento energetico e l’adeguamento antisismico così da accedere ai benefici statali previsti (ecobonus e sismabonus) emettendo le relative fatture gonfiate rispetto al reale valore dei lavori eseguiti. Per il disbrigo delle pratiche tecniche necessarie ad accedere ai benefici fiscali si sarebbe avvalso di due professionisti. Mercoledì due proprietari di immobili si sono costituiti parte civile con gli avvocati Simone Santoro e Claudio Cegna. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Gabriele Cofanelli, Gianluca Gattari, Enrico Di Bonaventura, Gianluca Aliscioni e Giulia Vitali.




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