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la visione di Lubiam a Pitti Uomo

In un momento “delicato” per la moda, stretto tra le crisi di sostenibilità del fast fashion e le difficoltà dei grandi marchi del lusso, c’è chi vede un’opportunità. È la visione di Edgardo Bianchi, Amministratore Delegato di Lubiam, storica azienda sartoriale mantovana che, dal cuore della Fortezza da Basso, lancia un messaggio di pragmatismo e fiducia in occasione di Pitti Immagine Uomo 108. “Noi crediamo fermamente che le aziende che – come noi – hanno sempre puntato sulla qualità abbiano oggi un’opportunità importante“, dichiara Bianchi. “I consumatori stanno riscoprendo il valore della sartorialità, dell’artigianalità e dei prodotti che garantiscono durata nel tempo. La moda non è solo tendenza, ma un investimento, un’esperienza che va oltre l’effimero”.

Nonostante un contesto economico globale complesso, il bilancio 2024 di Lubiam “si è chiuso in linea con l’anno precedente, confermando la solidità del nostro modello di business”. E per i prossimi mesi, la strategia è chiara. “L’export rappresenta una leva strategica fondamentale”, spiega l’AD, con il mercato estero che incide per il 45% del fatturato. “Continueremo a investire per rafforzare la nostra presenza in aree chiave come Stati Uniti e Canada, mentre puntiamo a sviluppare ulteriormente mercati per noi potenziali”. Tuttavia, l’orizzonte non è privo di nubi, in particolare per quanto riguarda i dazi Usa: “Rappresentano un fattore di preoccupazione”, ammette Bianchi. “Da un lato, l’aumento dei dazi—stimato per l’Europa intorno al 10%—andrebbe a incidere direttamente sul costo dei prodotti. Dall’altro, il problema maggiore è l’incertezza. In questo momento, né le aziende né i clienti sanno quale sarà il reale impatto, il che rende difficile pianificare […] con la necessaria stabilità”. La forza del brand e i “rapporti di fiducia di lunga data” con i partner internazionali, però, permetteranno all’azienda di affrontare questa fase “con maggiore resilienza”. Un altro pilastro strategico è il servizio Su Misura, fiore all’occhiello di Luigi Bianchi Sartoria, che attraverso eventi esclusivi e Trunk Show internazionali porta l’eccellenza sartoriale direttamente al cliente finale, rafforzando il legame con il brand in un contesto dove “il valore del servizio e l’esperienza d’acquisto assumono un ruolo sempre più centrale”.

A Pitti, dove Lubiam è presente “fin dalle primissime edizioni”, la visione dell’azienda si traduce in capi che parlano di un’eleganza contemporanea. Giovanni Bianchi, Direttore dell’Ufficio Stile, spiega: “Pitti è molto più di una semplice fiera: è un laboratorio di creatività, un crocevia di tendenze e un momento di incontro”. Il tema centrale della nuova collezione è la “leggerezza sartoriale”. Per Luigi Bianchi Sartoria, questo si traduce nel concetto di “Formale Sottile“: capi impeccabili, palette neutre con accenti decisi, tessuti pregiati e ultraleggeri come mischie di lana, lino e seta. Capo iconico, l’abito doppiopetto reinterpretato in chiave estiva in una preziosa mischia di lana cashmere color beige sabbia. In linea con il tema “Pitti Bikes”, debutta anche una Travel Jacket estiva, leggerissima e funzionale. Per il brand LBM1911, il concetto diventa “Powerful Lightness” (Potente Leggerezza). Un guardaroba dinamico per la mobilità urbana, con abiti e giacche dai pesi camiceria, pantaloni fluidi e outerwear tecnico minimale. L’abito “si svincola dalle convenzioni abbracciando nuove forme come overshirt e work jacket”, e l’outerwear diventa un elemento di design sofisticato, come nel caso del giubbotto stile aviatore in mischia di lino-lana. “Ogni capo che presentiamo riflette il nostro impegno per la qualità artigianale”, conclude Giovanni Bianchi, “attraverso la scelta di materiali progettati per durare nel tempo e promuovere un consumo consapevole”.


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