Emilia Romagna

Un simbolo che ci collega alla storia della nostra città


Una mattinata all’insegna della memoria storica e dell’identità collettiva. Oggi, 19 giugno, è stata ufficialmente inaugurata la targa commemorativa dedicata a “Punta della Valle”, alla presenza della sindaca Franca Foronchi, del vicesindaco Federico Vaccarini e dei cittadini promotori dell’iniziativa.

Il luogo indicato come “Punta della Valle” corrisponde verosimilmente alla foce del torrente Tavollo, un’area che nel corso dei secoli ha subito notevoli trasformazioni a causa dell’azione erosiva del mare. Proprio per contrastare questo fenomeno, sul finire dell’Ottocento la famiglia Majani di Bologna, proprietaria di una villa e di un’azienda agricola nei pressi, fece realizzare una poderosa muraglia in pietra lunga circa 500 metri: la cosiddetta Mura Majani, oggi parte integrante del paesaggio storico di Cattolica. La targa è stata posizionata nel tratto più avanzato della muraglia, a testimonianza tangibile di un passato che continua a raccontare l’identità del territorio.

Durante l’inaugurazione la sindaca ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa. “Questa targa rappresenta molto più di un semplice segno fisico: è un invito a farsi delle domande, a interrogarsi sulla storia dei luoghi che attraversiamo ogni giorno – spiega la prima cittadina -. E questo è sempre un fatto positivo, soprattutto quando parliamo di tradizioni che ci collegano alla storia della nostra città. Qui, dove termina la Pianura Padana e si apre il promontorio del San Bartolo, si incontrano geografia e memoria, natura e identità. Le comunità non si formano da sole: si costruiscono con le persone, con l’impegno di chi dedica tempo ed energie per custodire e valorizzare il passato. Ringrazio sinceramente tutti i volontari e i cittadini che hanno reso possibile questo progetto. Concentrarsi sulle cose positive, come questa, ci aiuta a vivere meglio e a sentirci parte attiva della nostra città”.

Il vicesindaco Vaccarini ha evidenziato l’importanza del contributo civico: “Ho avuto il piacere di accompagnare i promotori in questo percorso. Lasciare segni visibili nella città è un gesto prezioso e pedagogico. La storia locale rischia di essere dimenticata se non viene promossa e condivisa. È molto bello vedere cittadini che scelgono di lasciare un’eredità culturale alla città: è la dimostrazione concreta dell’amore per Cattolica”.


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