Rete ictus, c’è l’approvazione del Ministero. I commissari: “Smentite le polemiche dei giorni scorsi” | isNews
Centro di riferimento per le ischemie sarà l’ospedale ‘Cardarelli’, con il ‘Neuromed’ che diventa centro di riferimento per le emorragie cerebrali
CAMPOBASSO. La Rete ictus, una delle tre reti per le patologie tempo-dipendenti, ha visto finalmente la luce e dopo mesi di interlocuzione con il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e gli altri componenti il Tavolo DM 70/2015, è stata approvata ufficialmente e in via definitiva. Ad annunciarlo il commissario ad acta alla Sanità Marco Bonamico e il subcommissario Ulisse Di Giacomo.
Secondo l’articolato della Rete, la Stroke Unit del Cardarelli di Campobasso acquisisce il ruolo di riferimento regionale per l’Ictus ischemico, con l’ausilio della Telemedicina, che permetterà una presa in carico rapida e sicura da parte di tutte le articolazioni pubbliche territoriali ed ospedaliere, come il SET 118 e i Pronto Soccorso dei Presidi Ospedalieri.
A tale proposito, chiariscono Bonamico e Di Giacomo, la risposta più efficace è il finanziamento dei lavori di ristrutturazione del 5° piano dell’ospedale Cardarelli da adibire al nuovo reparto di Neurologia con annessa Stroke Unit, che consentirà di avere una Unità Operativa unica, moderna accogliente e funzionale.
Per quanto riguarda l’Ictus Emorragico e le complicanze chirurgiche dell’Ictus ischemico, non potendosi dotare il Molise di propri posti letto, il riferimento regionale diventerà l’Irccs ‘Neuromed’, struttura accreditata con il pubblico e riconosciuta eccellenza in tutto il Centro-Sud d’Italia per le Neuroscienze e le attività ad esse collegate, con il quale sarà stipulato un protocollo d’intesa che assicurerà la funzione h24 e 7gg/7.
Per la Trombectomia meccanica arteriosa, prestazione resa da Stroke Unit di II livello, resta confermato quanto scritto nella proposta per le Reti tempo-dipendenti portata all’attenzione del Tavolo DM 70 e approvata nella riunione dell’8 maggio scorso, e cioè che fin quando la struttura pubblica del ‘Cardarelli’ non si sarà dotata del personale e della tecnologia necessaria ad assicurare la prestazione, il centro di riferimento regionale viene individuato nel Neuromed, già in grado di erogare la prestazione.
“Una rete chiara e sicura – hanno affermato i commissari – che smentisce le polemiche sollevate in questi giorni, pretestuose, prive di valenza scientifica e forse dettate più da posizioni personali che da reale interesse pubblico. In questa nuova organizzazione tutti i protagonisti, pubblici e privati accreditati, sono messi nella condizione di esercitare le proprie competenze e il proprio ruolo, con un unico obiettivo: garantire l’assistenza più qualificata e all’interno dei confini della propria regione, a chi ha la sfortuna di essere colpito da questa grave patologia. Nei prossimi giorni saranno avviati in Regione incontri operativi con tutte le componenti della Rete, in modo da pervenire in tempi stretti alla “messa a terra” delle linee guida”.
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