Università di Trieste, Generali e Modefinance insieme per la nuova cattedra di valutazione dei rischi legati al climate change
16.06.2025 – 12.27 – Il moltiplicarsi incontrollato di catastrofi naturali (cicloni, tempeste, grandini, sismi di varia entità, incendi estivi, ecc ecc) legato al cambiamento climatico ha aperto un nuovo settore nell’ambito finanziario-assicurativo, volto a cercare di valutare i rischi connessi al climate change e alle influenze nel mondo della finanza.
Si pensi, ad esempio, a un’impresa che vuole valutare il rischio che corre sotto il profilo degli eventi naturali; o ad una famiglia all’acquisto della casa; o allargando lo spettro alle sfide di multinazionali attive in più stati e continenti. Sembra sempre più evidente come, accanto alla prevenzione, emerga necessaria un’assicurazione contro le catastrofi naturali. In alcuni casi, ad esempio per le imprese, sta già diventando obbligatoria.
L’Università degli studi di Trieste (UniTS) ha allora siglato con le Assicurazioni Generali e Modefinance, società del gruppo TeamSystem e spin off dell’Ateneo, una convenzione della durata di 15 anni volta a “creare la nuova figura professionale di esperto in modellistica per la valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico e delle correlazioni con il mercato finanziario”. Considerando come il cambiamento climatico non possa essere arrestato, ma solo corretto, è una figura (già) richiesta sui mercati internazionali e che lo sarà ancora di più nel futuro.
Nel concreto il progetto ‘Climate and Financial Risk Analysis in the Market Ecosystem‘ prevede di supportare, a partire dal 2025-2026, l’avvio del curriculum in ‘Fisica dei Sistemi Complessi, Clima e Finanza‘ all’interno della Laurea Magistrale in Fisica. È il primo percorso di questo genere in tutta Italia.
Sarà inoltre aperta un’ulteriore posizione di docenza nel nuovo percorso e verrà finanziata una borsa di dottorato in Fisica sul tema.
La collaborazione con Generali consentirà, in quest’ambito, un’apertura inedita alle attività pratiche, oltre a una didattica ‘sul campo’ impossibile altrimenti per UniTS.
“Il trend moderno della formazione è essere multidisciplinari, interdisciplinari, saper intercettare le esigenze dei prossimi anni, se non decenni – ha commentato Roberto Di Lenarda, Rettore dell’Università di Trieste – questo è un esempio virtuoso in cui l’Università, il Dipartimento e delle aziende private molto forti sul territorio hanno voluto mettere assieme le risorse per investire sulla nuova figura per gestire la complessità e capire come gestirlo sempre meglio è un valore aggiunto”.
“Quest’iniziativa riunisce insieme quattro elementi a me cari: l’Università di Trieste, il Dipartimento di Fisica, la finanza e le Generali – ha riflettuto Cristiano Borean, Group Chief Financial Officer di Generali, intervenuto con un video collegamento – sono tutti elementi qualitativamente alti e necessari, perchè l’UniTS deve continuare ad essere protagonista del territorio; dopotutto aprire ad un ecosistema diverso è anche lo scopo di questa cattedra”.
Nel futuro “sempre più persone apriranno polizze per le catastrofi naturali: noi, come Generali, abbiamo avuto più di 1 miliardo di euro di danni da eventi catastrofali solo lo scorso anno”. In questo caso “l’unione tra capitale umano e finanziario ha sempre generato grande benessere, come insegna la Silicon Valley”.
Carlo Ferraresi, Group Chief Risk Officer di Generali, ha ricordato che, solo in Generali, vi sono stati “318 miliardi di sinistri legati a catastrofi naturali lo scorso anno” con “una crescita costante del 5-7%” e “solo la metà di questi sinistri è coperta”. Pertanto “c’è una crescita esponenziale negli ultimi 10 anni”, senza dimenticare che “c’è anche il rischio di transizione per le imprese che devono essere sempre più resilienti”.
“Siamo un’agenzia di rating autorizzata a livello europeo con anima internazionale e multidisciplinare” ha spiegato Valentino Pediroda, Co-Founder e AD di Modefinance; “siamo orgogliosi della nostra identità triestina, perché essere terra di confine ti forma diversamente a livello mentale”. Nel contesto di oggi “occorrono esperti che sappiano giudicare il nesso tra rischio climatico e comportamento della società”; e a proposito dell’IA (più volte citata nella conferenza) Pediroda ha ricordato che “l’IA deve lavorare su dati di qualità elevata” e che, anche in quest’ambito, “serve una ricerca che ci porti oltre l’abitudine giornaliera”.
Il Direttore del Dipartimento di Fisica UniTS Giuseppe Della Ricca, analizzando la nuova offerta formativa, ha ricordato come sia “un’iniziativa unica nello scenario nazionale, con una notevole solidità alle spalle”. Le sue origini possono essere rintracciate nel 2021, quando si comprese come fosse strategico “mettere assieme economia e finanza” attraverso la “le possibili applicazioni della fisica a sistemi complessi”.
Questo progetto, mettendo assieme pubblico e privato, enti e università diverse, riflette il paradigma della fisica dei sistemi complessi: quello di tenere in conto elementi in apparente non collegamento, ma che nella realtà sottostante hanno un legame importante”