Emilia Romagna

il consorzio festeggia 25 anni di sfide controcorrente


Siamo già alla terza generazione: Union Ricambi festeggia cinque lustri di storia. Sabato sera oltre 350 persone, tra dipendenti, collaboratori e clienti, hanno celebrato, nella lussuosa cornice di Castello Benelli a Bellaria Igea Marina, l’anniversario di un piccolo consorzio divenuto impero. Venticinque anni da quella scelta, coraggiosa, controcorrente, che col senno del poi si è rivelata vincente: sei piccoli ricambisti riminesi a conduzione famigliare che, all’inizio dell’anno 2000, decidono di unirsi per provare a conquistare il mercato.

“Non è stato tutto facile, mettere insieme tante teste è sempre complicato. Però posso dire che la decisione presa da mio padre e dai suoi soci fu lungimirante”, sottolinea Marco Bracchi, attuale presidente del Cda, espressione della cosiddetta seconda generazione. “L’idea era quella di migliorare il servizio ai clienti, giocare su economie di scala, sviluppando anche una maggiore  forza contrattuale con i fornitori. Molti altri in quegli anni hanno preferito rimanere piccoli, per ragioni che rispetto, ma io credo che la scelta fatta, soprattutto nel mercato di oggi, sia quella giusta. Credo sia doveroso ringraziare i soci fondatori di Union Ricambi: Giorgio Bizzocchi, Giorgio Tonti, Giorgio Bracchi, Armando Mina, Massimo Campanati, Federico Manenti e Sergio Pellegrini”.

Attualmente la società è composta da undici soci: Marco Bracchi, Massimiliano Bertozzi, Marco Bizzocchi, Andrea Bizzocchi, Lorenzo Cenci, Maurizio Carigi, Marco Franceschi, Gianluca Mina, Paolo Gudi, Riccardo Vaccarini e Gianluca Vannucci.

Oggi Union Ricambi, nonostante la crisi del settore auto e le insidie del mercato online, è una realtà solida, con 3.200 metri quadri di magazzino organizzato su tre sedi dislocate tra Rimini Sud, Rimini Nord e Savignano, che solo nell’ultimo anno hanno consentito all’azienda un fatturato superiore ai 9 milioni di euro. “Il settore dei ricambi auto, in controtendenza rispetto a quello automobilistico, continua a godere di buona salute. Questo nonostante l’inevitabile impatto del mercato online, che ha comunque eroso parte del giro d’affari. Ma ci difendiamo bene”, ci ha raccontato Bracchi. “Le sfide del futuro? Quelle legate alla tecnologia. Abbiamo già informatizzato tutta la gestione degli ordini, con almeno sei software di ricerca ricambi, ma il futuro sarà sempre di più legato alla sburocratizzazione e digitalizzazione del lavoro. Di sicuro l’obiettivo per i prossimi anni è quello di crescere, non solo in ottica di espansione geografica ma anche di radicamento sul territorio che oggi va da Pesaro a Forlì”.

Intanto la serata di sabato è stata anche l’occasione per salutare e omaggiare i clienti di una vita. “Un ringraziamento sincero va a tutti voi per la fiducia che ci accordate ogni giorno”, ha attaccato Bracchi dal palco, interrotto spesso dagli applausi degli invitati. “E’ proprio questa fiducia che ha reso possibile la crescita e l’evoluzione di Union Ricambi. La nostra è una storia fatta di passione, impegno e dedizione. Ma nessun traguardo sarebbe stato possibile senza di voi, clienti partner e amici che avete creduto in noi e camminato al nostro fianco”, ha detto prima di chiamare sul palco – a ritmo di musica – soci, dipendenti e collaboratori dell’azienda.

Un saluto è arrivato anche dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, che ha voluto sottolineare quanto sia virtuoso e non scontato, “riuscire a fare sistema, superando gli ostacoli – a volte anche semplicemente di natura caratteriale – per la causa di un’azienda che proprio dalla fusione di altre piccole realtà è stata capace di realizzare grandi cose. Essere qui per celebrare questo successo è davvero un onore”.


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