BYD Dolphin Surf, è arrivata la «green wave»: cavalcando l’onda del futuro
L’imponente Colosseo, con le sue arcate e i pilastri in travertino, l’obelisco Flaminio, che domina piazza del Popolo, poi ancora il Circo Massimo, le Mura Aureliane e gli iconici Fori Imperiali. È proprio a Roma, scrigno della storia, che BYD ha scelto di presentare la nuova Dolphin Surf, porta d’accesso verso un futuro a zero emissioni. Quello che è stato e quello che sarà, quindi, si incrociano nel presente. Nella vettura più accessibile del colosso cinese, recentemente premiata come World Urban Car 2025: compatta, high-tech, progettata per la grande città, è la seconda auto elettrica più venduta in Cina.
«Quando è in strada, cattura gli sguardi. È davvero accattivante», ci rivela Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD, a margine dell’evento di lancio. «Come superare lo scetticismo italiano di fronte alla mobilità elettrica? Quando qualcuno vedrà passare questa auto, non si chiederà se è elettrica. Dirà semplicemente “è fantastica”. Se poi salirà a bordo scoprendo tutta la tecnologia di cui è dotata, esclamerà “la voglio anch’io”. D’altronde Dolphin Surf ha molti segreti, tante funzioni da esplorare vivendola giorno dopo dopo, nel quotidiano. Questo è il suo stile, caratteristiche che tutti cercano».
In effetti, ad un primo approccio visivo, ciò che arriva subito è proprio il suo design dinamico che intreccia funzionalità e look sportivo. Affilata, con un spoiler sul tetto che pulisce il flusso d’aria migliorando l’efficienza aerodinamica, e una barra luminosa posteriore, a tutta larghezza, che accentua la sua presenza in carreggiata. Ma le vere sorprese, come sottolineato dalla manager del marchio, si trovano all’interno, a partire dallo spazio e dalla capacità di bagagliaio (308 litri) paragonabili a vetture di classe superiori: al volante, infatti, non si ha mai la sensazione di essere compressi.
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