Società

Agli italiani la leadership europea nella spesa per gli integratori

Il 10% degli italiani rinuncia a sottoporsi a una visita o un esame specialistico a causa dei lunghi tempi della sanità pubblica e dei costi di quella privata, riporta il recente Rapporto Annuale Istat. E forse anche per questo, visto che la salute è un bene sempre più prezioso, il 41% “investe” sulla prevenzione assumendo gli integratori alimentari, la via più semplice per prendersi cura del proprio benessere. Gli integratori mantengono sano anche il comparto del made in Italy, sia nel mercato interno sia nell’export, cresciuto del 12,4% nel corso del 2024 (fonte Uif).

Gli integratori alimentari sono “prodotti faro” della spesa italiana, con 30 milioni di utilizzatori che spendono per comprarli quasi 5 miliardi di euro facendoci guadagnare il primo posto tra i paesi europei con una quota del 26% sulla spesa totale, nettamente distanziati dagli “inseguitori” Germania e Francia (rispettivamente 19 e 15%).

La fiducia degli italiani è confermata dalla loro disponibilità ad ampliare e variare gli integratori utilizzati. Infatti se nell’ultimo anno sono ricorsi agli integratori il 73% degli italiani, nel 33% dei casi ne hanno usato due o più tipologie, rileva uno studio di Future Concept Lab. Anche per questo l’innovazione di prodotto va veloce, con lanci di nuovi brand (è in arrivo Liquid IV, brand numero uno negli Usa per l’idratazione funzionale in polvere) e l’ingresso di aziende del mondo alimentare, come Bofrost.

Anche i retailer ne stanno potenziando l’offerta a private label, talvolta con linee dedicate (come Coop, Conad) approfittando dello spostamento degli acquisti dal canale della farmacia alla Gdo, dove gli integratori valgono oltre 450 milioni di euro (fonte Niq).
Intanto i big del settore sono sotto la lente di diversi investitori a caccia di opportunità, come l’acquisizione di Named Group, pronto a essere messo sul mercato. Dall’altro nuove aziende cercano di cavalcare il boom degli integratori e non sempre le proposte sono all’altezza delle aspettative.

«La qualità delle materie prime, la garanzia della sicurezza d’uso, la biodisponibilità dei nutrienti e il loro corretto dosaggio sono elementi essenziali per assicurare la reale efficacia dei prodotti. Per questo motivo, è importante affidarsi a integratori realizzati secondo standard seri e rigorosi e leggere attentamente le etichette, che riportano solo le indicazioni consentite” spiega Franca Marangoni, responsabile ricerca di Nutrition Foundation of Italy (Nfi).


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