Rinviata decisione Tar su beagle destinati a sperimentazione
agenzia
Lega antivivisezionista, le associazioni sono in presidio
ROMA, 11 GIU – Nessuna pace per i 1600 beagle
destinati alla sperimentazione: il Tar del Lazio rinvia ancora
la decisione sulla sorte dei cani “richiesti dalla società
Aptuit per diverse sperimentazioni invasive sulle
tossicodipendenze, mentre nei laboratori la tortura non si
ferma”.
Lo scrive la Lega antivivisezionista che spiega: “Ieri il Tar
del Lazio si è nuovamente riunito per decidere in merito alla
legittimità delle autorizzazioni che prevedevano l’utilizzo di
migliaia di cani beagle per sperimentazioni estremamente
invasive da parte della multinazionale veronese di ricerca
farmaceutica Aptuit. Autorizzazioni che Lav aveva impugnato e
due delle quali, fino ad oggi, sono state sospese, Aptuit
inoltre ha già subito sequestro per gravi maltrattamenti di 51
animali, ora in affidamento dall’associazione per il proseguo
delle indagini.
I legali della multinazionale Aptuit di Verona, durante
l’udienza di merito , hanno avanzato ulteriore richiesta per
poter condurre esperimenti farmacogenomici sui cani utilizzando
la modalità ‘traslazionale’ , ovvero usando i cani già stabulati
a Verona per esperimenti ‘tossicologici’, proponendo di
dimezzare gli animali impiegati in ricerca, ma raddoppiando su
questi le sperimentazioni, adducendo che la soglia di dolore cui
gli animali sono sottoposti è moderata. In presidio sotto il Tar
le maggiori associazioni italiane, tra cui Leal, insieme a
attivisti e cittadini.
“Lo stato di sfruttamento – dicono gli organizzatori – di
queste creature e la loro conseguente soglia del dolore sono
stati valutati come ‘moderati’ e pertanto ulteriormente
sacrificabili. Un vero e proprio abominio. Di fatto sì trattano
esseri senzienti come merce da mercato e sottoporre corpi già
martoriato ad ulteriori esperimenti vuol dire condannarlo a
morte atroce”.
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