Cultura

Il debutto dei Downburst: “Deuterium” è Metal senza compromessi

I Downburst debuttano col potente EP “Deuterium”: un sound metal compatto, aggressivo e carico di influenze NWOAHM.

Con l’uscita del loro primo EP “Deuterium”, i campani Downburst si affacciano sulla scena metal con 5 brani, che riflettono un’identità già molto definita, costruita su solide fondamenta sonore e un’attitudine dichiaratamente aggressiva.

Radici americane, spirito campano

Il trio – Vinz alla chitarra solista, Jules alla voce e chitarra ritmica, Iuri alla batteria – nasce nel 2022 con un orientamento stilistico ben preciso. Le influenze di band come Lamb of God, Machine Head e Slipknot non sono camuffate né edulcorate: sono parte integrante del DNA del gruppo, che sceglie la via del metal contaminato dalla scuola NWOAHM (New Wave of American Heavy Metal), senza però scivolare nel già sentito.

“Deuterium” riesce a condensare l’energia del metal moderno con una scrittura che non si perde in tecnicismi fini a sé stessi, ma punta alla fisicità del riff, al groove secco della batteria e a linee vocali rabbiose ed efficaci.

“Erase”: il manifesto dell’EP

A fare da apripista al disco è stato il lyric video di “Erase”, brano d’apertura dell’EP. In poco meno di sei minuti, il pezzo mette sul piatto tutto ciò che ci si può aspettare dal resto del lavoro: ritmiche serrate, un cantato ruvido che alterna growl e screaming con disinvoltura, e cambi di dinamica che tengono l’ascoltatore in costante allerta.

Il riff portante si muove su una struttura sincopata e ossessiva, mentre la sezione ritmica non fa prigionieri: il groove imposto dalla batteria di Iuri è tanto spigoloso quanto efficace.

In attesa del formato fisico

Per ora disponibile su tutte le piattaforme digitali, “Deuterium” sarà presto pubblicato anche in formato fisico, scelta che testimonia la volontà della band di costruire un’identità anche sul piano materiale/collezionistico, in controtendenza rispetto alla smaterializzazione dell’ascolto musicale moderno.

I Downburst non stanno reinventando la ruota, ma stanno sicuramente costruendo il proprio stile. Se il primo passo è già così deciso, i prossimi potranno essere ancora più affilati.




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