Salute

Referendum, affluenza alta dove si votava anche per il sindaco: ecco dove

A marzo scorso, quando è stata decisa la data per la celebrazione dei cinque referendum, in molti aveva contestato al governo la decisione di non accorparli con il primo turno di amministrative (dove si votava in 126 Comuni, dei quali 4 capoluoghi di provincia). Il governo ha deciso, infatti, di accogliere solo parzialmente la richiesta dei promotori dei referendum scegliendo di chiamare al voto gli elettori per la tornata referendaria due settimane dopo, proprio l’8 e 9 giugno, quindi in contemporanea agli eventuali ballottaggi e al primo turno di comunali in Sardegna. Ma com’è andata l’affluenza dove si votava anche alle amministrative?

Matera e il caso Triggiano (più elettori al referendum che al ballottaggio) – I risultati sono stati molto più alti del resto d’Italia e ben 11 Comuni sui 20 al voto per eleggere il sindaco (13 al ballottaggio e 7 al primo turno in Sardegna) hanno superato la soglia del quorum. Gli altri l’hanno comunque sfiorata. A Matera, uno dei due capoluoghi al voto per il ballottaggio, l’affluenza per il referendum ha raggiunto il 53,31%. In quasi tutti i Comuni alcuni elettori hanno deciso di astenersi, ritirando la sola scheda delle amministrative e non quelle dei quesiti referendari: ma le percentuali sono comunque molto alte. Ad esempio, proprio nella Città dei sassi questa scelta è stata presa da poco più del 3% degli elettori, infatti l’affluenza al ballottaggio è stata del 56,91%. Unica eccezione il comune di Triggiano, in provincia di Bari: qui l’affluenza al referendum (53,66%) è stata addirittura superiore a quella per il ballottaggio (50,24%).

Gli altri Comuni al ballottaggio – Dei Comuni al ballottaggio superano il quorum anche Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano (50,7%); Orta Nova, nel Foggiano (50,01%); Ortona, in provincia di Chieti (51,4%); e Volla nel Napoletano (51,92%). Gli altri 7 Comuni non superano il 50% ma si avvicina di molto alla soglia: a Taranto – l’altro capoluogo al ballottaggio – ha votato per il referendum il 44,85%; a Saronno, in provincia di Varese, il 45,42%; a Massafra, in provincia di Taranto, il 49,17%; a Sant’Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, il 48,35%, a Fiano Romano, in provincia di Roma, il 45,1% e, infine, a Lamezia Terme – in provincia di Catanzaro – il 41,61. Chiude il quadro dei ballottaggi il comune aquilano di Bisegna. Qui si è andati al secondo turno nonostante abbia solo 212 abitanti. Al primo turno, infatti, c’è stato il singolare caso di 256 candidati – molti dei quali secondini – per 171 elettori. A fine spoglio due candidati sindaco hanno pareggiato, 83 voti a testa, e quindi è stato necessario il ballottaggio (qui tutta la vicenda). Per la cronaca a Bisegna il referendum ha registrato un’affluenza del 46,19%.

In Sardegna – Dei 7 Comuni sardi al voto per il primo turno di amministrative, invece, 5 superano il quorum. A Nuoro, unico capoluogo di provincia, l’affluenza per i quesiti referendari è stata del 59,19% (62% per le comunali). A Monastir, comune in provincia di Cagliari con poco meno di 5mila abitanti, si è toccato il 54,06%, mentre a Luras – Comune di circa 2.500 abitanti in provincia di Sassari – è stato superato il 60,7%. Negli altri piccoli Comuni, con meno di 2mila abitanti, Soleminis – in provincia di Cagliari – segna un’affluenza del 59,93%, Oniferi (provincia di Nuoro) 53,45% e Cardedu (sempre nel nuorese) il 47,84%. C’è poi il caso di Goni, Comune di poco più 400 abitanti nel Cagliaritano, dove gli elettori hanno disertato le urne. Alle amministrative ha votato solo l’1,54% degli aventi diritto. L’8,74%, invece, per il referendum. I cittadini hanno infatti deciso di lasciare al vertice del municipio il commissario nominato dopo le dimissioni dell’ex sindaca. C’era un solo candidato alla poltrona di primo cittadino, ma le elezioni non sono valide: senza avversari serve, infatti, il quorum del 50 per cento più uno degli elettori.

Altri Comuni sopra il 50% – Oltre che negli 11 Comuni al voto per le amministrative, il quorum per i quesiti referendari è stato raggiunto anche in altri 17 centri, quasi tutti Comuni con pochi abitanti. Il record spetta a Rosello, Comune di 169 anime della provincia di Chieti: qui l’affluenza è stata del 65,97%. Al secondo posto, con il 64,81%, c’è Massello, con soli 59 abitanti nella città metropolitana di Torino. Chiude il podio il Comune sardo Luras (ma qui si votava per il primo turno delle comunali). Seguono Vidracco, sempre nel torinese, (55,46%); poi Villa Biscossi nel Pavese (54,17%) e Pietraporzio, in provincia di Cuneo (53,33%). Il primo Comune medio (quasi 50mila abitanti) a superare il quorum – senza voto per le comunali – è Sesto Fiorentino, nella città metropolitana di Firenze, che segna un’affluenza del 53,04%. Poche eccezioni rispetto al resto del Paese. L’accorpamento con il primo turno avrebbe potuto spingere le percentuali ma, quasi certamente, non avrebbe stravolto l’esito del referendum.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »