Finalmente Alessandro Borghese è entrato nella Guida Michelin
Alessandro Borghese ce lo immaginiamo felice: lo sembra sempre, in effetti, con quel suo sorriso contagioso e quell’aria scanzonata da romanaccio Doc. Ci ha abituati a immaginarlo così, sempre divertito e felice. Eppure possiamo provare a immaginare che questa volta lo sia anche più del solito: perch é il traguardo appena raggiunto, professionalmente parlando è di quelli che meritano un brindisi: il suo ristorante di Venezia, quello che porta il suo nome, è appena entrato nella prestigiosa Guida Michelin.
Parliamo del ristorante Alessandro Borghese – il lusso della semplicità situato all’interno del Casinò di Venezia, e del bellissimo edificio cinquecentesco che lo ospita, Palazzo Ca’ Vendramin Calergi. Lì gli ispettori Michelin hanno ufficialmente riconosciuto il valore della cucina dello chef televisivo e del suo staff, inserendo il ristorante nella rosa dei nomi che entrano in guida nel mese di giugno 2025. Niente stella (almeno per il momento, s’intende): la Guida Michelin raccoglie mese dopo mese una serie di nuove menzioni in giro per l’Italia. Alcune di loro, in autunno, potranno appuntarsi la stella rossa sul petto, mentre altre rimarranno semplicemente segnalate sulla guida, insieme a molte altre realtà gastronomiche meritevoli.
E chissà che questo non sia il preludio per un percorso stellato di Alessandro Borghese, che ha sempre portato avanti un’idea di cucina semplice e familiare ma al contempo anche preziosa ed elegante.
Borghese, nel corso della sua lunga carriera (sugli schermi e dietro ai fornelli) di certo ha avuto dalla sua parte il pubblico, che lo ama follemente per la sua simpatia e per la sua presenza televisiva (e che segue con fedeltà le sue vicende anche familiari, in qualità di marito e papà), ma negli anni pare aver incontrato una critica talvolta un po’ troppo tiepida per uno chef d’ambizione come lui non ha mai nascosto di essere.
Il suo ristorante veneziano, bellissimo e ricco di particolari che rimandano all’arte (altra grande passione dello chef Borghese) è la sua seconda insegna, dopo quella milanese: luoghi dove Borghese mette in pratica il suo mantra gastronomico «cucinare è un atto d’amore», aggiungendo sempre un pizzico di divertimento e ironia, come accade per esempio per il gioco delle AB Cards, le carte che raffigurano lo chef in diverse vesti (dal Doge al Cuoco Casanova, fino all’Arciere del menu) e che rappresentano altrettanti percorsi da regalare o regalarsi all’interno del ristorante. Uno spirito che è lo stesso a cui lo chef ci ha sempre abituati in televisione, fatto di sorrisi e spensieratezza: che poi, in fondo, è probabilmente l’elemento chiave della sua grandissima popolarità.
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