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L’appello della Società di diritto internazionale: “Sospendere gli accordi di cooperazione con Israele”

Un appello rivolto alle “autorità internazionale e locali, alle istituzioni accademiche e agli enti di ricerca” per “assumere ogni iniziativa necessaria e legittima per contrastare le azioni illecite di Israele, per sospendere gli accordi di cooperazione con le istituzioni e gli enti di Tel Aviv che contribuiscono alle violazioni del diritto internazionale” e “adempiere così ai propri obblighi di diritto internazionale”. È il documento sottoscritto a Padova dalla Società italiana di diritto internazionale e diritto dell’Ue, che si dice “profondamente allarmata “per le gravissime e ripetute violazioni del diritto internazionale commesse da Israele”.

Le accuse si concentrano sulla costruzione di insediamenti illegali in Cisgiordania, con “l’acquisizione di territori attraverso la minaccia e l’uso della forza, l’espulsione delle organizzazioni internazionali, l’evacuazione forzata della popolazione, lo sfruttamento ingiusto delle risorse naturali appartenenti al popolo palestinese, le violazioni sistematiche dei diritti umani fondamentali del popolo palestinese e del diritto all’autodeterminazione di quest’ultimo”. Nel documento si fa poi riferimento aquello che sta accadendo nella Striscia di Gaza, sia per quanto riguarda la popolazione palestinese sia per gli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei miliziani di Hamas. “La società è gravemente preoccupata per la drammatica situazione, a venti mesi dall’inizio delle operazioni militari lanciate da Israele in risposta alle azioni criminose perpetrate da Hamas contro cittadini israeliani inermi il 7 ottobre 2023 (con ostaggi che vanno immediatamente liberati)”. Operazioni, denunciano, caratterizzate da “gravi violazioni di norme di diritto internazionale che includono bombardamenti indiscriminati e blocco degli aiuti umanitari”.

Nel testo viene citato il parere della Corte internazionale di giustizia, che ricorda agli Stati terzi gli obblighi che hanno nel far rispettare il diritto internazionale, e le sollecitazione arrivate sempre in questa direzione dall’Assemblea generale dell’Onu. “È responsabilità di tutti – concludono – anche dei singoli soci e le singole socie della Sidi, attivarsi, per quanto di propria competenza, per contribuire a porre fine alle numerose e intollerabili violazioni del diritto internazionale”


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