Emilia Romagna

Duplice omicidio in Bolognina, Gennaro Maffia parla dal carcere in Spagna: “Non c’entro niente”


Dal carcere di Barcellona, rinchiuso dal 2 giugno dopo essere stato arrestato all’aeroporto di El Prat, Gennaro Maffia si dice innocente. “Non c’entro niente” – avrebbe detto in una telefonata alla sorella che vive in Venezuela – con l’omicidio dei coinquilini Luca Gombi e Luca Monaldi, con cui condivideva un appartamento in Piazza dell’Unità, nel quartiere della Bolognina. Alla donna, scrive il Resto del Carlino, il 47enne ha raccontato invece di una “lite feroce” che le due vittime avrebbero avuto “con due persone arrivate da Perugia”.

Maffia è formalmente indagato per il brutale assassinio di Gombi, 50 anni, e Monaldi, 54 anni, uccisi a coltellate all’interno dell’abitazione. La Questura di Bologna è al lavoro per permetterne il trasferimento in Italia: oltre a Maffia, nato in Venezuela, si attende anche l’arrivo dei suoi bagagli che dovranno essere analizzati da Scientifica e Squadra mobile. I tempi, però, sono incerti.

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Intanto, riporta il quotidiano bolognese, in Spagna Maffia sarebbe stato sottoposto ai primi esami delle ferite trovate sul suo corpo: tagli e graffi per capire se siano compatibili con una possibile colluttazione finita nel sangue, mentre le vittime cercavano disperatamente di difendersi. Sarebbero stati analizzati anche gli abiti del 47enne per rilevare eventuali tracce di sangue.

Duplice omicidio: ecco le immagini che incastrerebbero il coinquilino di Gombi e Monaldi

Se per gli investigatori il movente va ricercato in una convivenza sempre più complicata tra Maffia, Gombi e Monaldi, per gli avvocati dell’indagato il contesto “è inverosimile”, ha dichiarato al Carlino il legale Alexandro Tirelli che difende l’indagato insieme a Maria Valentina Miceli. Tirelli descrive il suo assistito come “una persona mite e istruita” che “in Venezuela era ingegnere civile” e che “ha una famiglia a cui mandava i soldi che guadagnava lavorando in Italia. Non avrebbe avuto modo – conclude Tirelli – di avere rancore con loro”.

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