Marina di Sestri, il sit-in degli animalisti e dei cittadini per il gattino decapitato – Lavocedigenova.it
Oggi, sabato 7 giugno, ha preso il via alla Marina di Sestri Ponente il presidio organizzato dal movimento ‘Centopercentoanimalisti‘ per il gattino decapitato ritrovato da una donna all’alba di domenica 1° giugno, nel parcheggio della Marina, in via Pionieri e Aviatori d’Italia 223.
Così, all’ingresso della Marina, si sono ritrovati diversi militanti animalisti ma anche cittadini comuni per manifestare contro il gesto atroce che ha sconvolto l’intera comunità locale e non solo.
“Il nome del colpevole che ha decapitato il povero gatto, sembra abbia le ore contate – scrivono gli animalisti in una nota – dalle testimonianze che sono state raccolte in zona, l’autorità competente è sulla buona strada”
E ancora: “Non ci fermeremo alla protesta di strada. Tuttavia, sembra che l’atto criminale non sia stato compiuto da ragazzini annoiati, gli indizi portano ad un atto intimidatorio”.
Intanto, Federico Giacobbe, candidato consigliere comunale alle ultime elezioni amministrative per Orgoglio Genova, ha promosso due giorni fa una petizione online https://chng.it/Z6HqrpwRTh, che in due giorni ha raccolto ben cinquecento firme.
“Vista anche la recentissima approvazione in via definitiva della riforma dei reati contro gli animali, una stretta attesa da anni che prevede pene più severe per chi maltratta, abbandona o uccide animali che non sono considerati più solo oggetti di compassione, ma soggetti di diritto, si chiede al Comune di Genova nella figura del Sindaco Silvia Salis di effettuare immediatamente un esposto contro ignoti ,mettendo a disposizione tutte le risorse e gli strumenti in possesso per individuare il colpevole e appena individuato di costituirsi parte civile. Questo per dare un segnale forte e inequivocabile come città per la tutela degli animali facendo comprendere che non è un tema sfruttato a scopo propagandistico“, così parte del testo della petizione.
I resti dell’animale, che sembrerebbe avere solo pochi mesi, sono stati affidati all’Istituto Zooprofilattico per essere sottoposti ad analisi. Il corpo non è stato ancora ritrovato. Le forze dell’ordine hanno ascoltato testimoni, a cominciare dalla donna che ha dato l’allarme, e si sono messe in contatto con il presidente della Marina per ottenere le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. I filmati verranno visionati a partire da martedì 3 giugno, alla riapertura degli uffici.
Le indagini sono ora nelle mani della polizia locale e delle guardie zoofile, che dovranno chiarire se si sia trattato di un’azione intenzionale – come sembra far pensare la precisione delle lesioni – o di un tragico incidente. Nel primo caso, l’obiettivo sarà identificare e fermare il responsabile, o i responsabili, per prevenire nuovi episodi di violenza.