Salute

In piazza per Gaza, De Luca: “Commosso per chi è uscito dal letargo. Ora però serve anche lo stop all’invio di armi”

Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca , dietro il palco della manifestazione per Gaza organizzata dalle opposizioni a Roma, ha rivendicato di aver organizzato una manifestazione per la pace e la Palestina “nel 2023 senza nessun esponente politico nazionale”. Dando una stoccata ai colleghi del suo partito e dell’opposizione che chiama, con il suo consueto sarcasmo, i “rivoluzionari della domenica”. In un secondo round con i giornalisti ha specificato: “Ho trovato tante persone che per un anno sono state in letargo, non hanno aperto bocca quando noi stavamo in piazza Plebiscito con 50mila giovani a chiedere il cessate il fuoco. Meglio tardi che mai, ci sono voluti 60mila morti, 30mila bambini massacrati prima di risvegliare un po’ di coscienza umana prima che civile e democratica”. La manifestazione, aggiunge, “è comunque un fatto positivo”. “Spero che non perderemo tempo a fare i filologi, se sia o no un genocidio, ma passeremo alle azioni politiche concrete per le sanzioni”. La Campania, ha spiegato, non ha intenzione di interrompere i rapporti con Israele, come hanno già fatto altre regioni di centrosinistra, tra cui quelle a guida Pd Emilia-Romagna e Puglia: “Io sono contro la demagogia sempre, stiamo combattendo da tre anni e mezzo. Chiederemo atti politici concreti, finora abbiamo avuto solo sospiri”.


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