Piaggio Aero, due italiani in cda a garanzia delle prescrizioni
Nel consiglio di amministrazione della nuova Piaggio Aerospace, che potrà essere di cinque o sette persone, Baykar dovrà nominare due italiani, uno dei quali sarà delegato alla rappresentanza legale, mentre l’altro sarà responsabile della sicurezza, con il compito, tra l’altro, di riportare al Governo, in particolare al ministero della Difesa. La presenza dei due serve a garantire un flusso di informazioni all’Esecutivo per il monitoraggio della corretta esecuzione delle prescrizioni imposte alla nuova proprietà turca. La quale, inoltre, dovrà rispettare tutti gli accordi industriali e sindacali in precedenza sottoscritti per la procedura di aggiudicazione della società di Villanova d’Albenga, a partire da quanto vergato nel piano industriale.
Sono queste, a quanto risulta al Sole 24 Ore, alcune delle prescrizioni riportate nel documento della Golden Power per Piaggio Aero, varato giovedì sera dal Governo.
Stretto riserbo
Il testo, lungo una quindicina di pagine e sottoscritto sia dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sia dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, è coperto da uno stretto riserbo ma – a quanto emerge da fonti romane – è strutturato in modo da garantire la prosecuzione dell’attività dell’azienda, l’esecuzione di tutte le commesse acquisite e la conservazione del patrimonio aziendale, evitando, insomma, qualsiasi tipo di alienazione di asset, tecnologie o servizi di Piaggio; nonché il mantenimento dell’occupazione di 680 dipendenti (per almeno due anni), in un’ottica comunque di futura crescita del numero dei lavoratori.
Nel testo, a quanto risulta, viene prescritta anche riservatezza relativamente alle informazioni sensibili, per le quali si richiede una gestione attenta, in linea con gli interessi non solo dell’Italia ma anche dell’Unione europea. Questo anche per superare le perplessità sull’acquisto di Piaggio Aero da parte di un gruppo turco, sollevate in prima battuta sia dalla Germania che dalla Grecia.
Il placet arrivato dal Governo attraverso le prescrizioni della Golden Power, sempre secondo rumors, passa anche attraverso l’ok a una serie di questioni ambientali, che sono state risolte grazie alla consulenza dell’Enea, ente che avrebbe proceduto ad alcune verifiche per poi dare il proprio via libera.
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