Vergognati, non si critica Vannacci”: il leader di Forza Italia Giovani attaccato da suo padre. La replica: “Cresciuto senza di te
“Vergognati, sei l’ultimo che può dare del codardo al generale Roberto Vannacci. Hai usato lo stesso metodo che un traditore usò contro Berlusconi”. L’attacco, contenuto in una lunga lettera aperta ospitata dal quotidiano Il Tempo, è rivolto al neo segretario di Forza Italia Giovani, Simone Leoni, direttamente da suo padre, Silvio. Che cosa è successo? Nel corso del recente congresso della giovanile del partito, Simone Leoni ha criticato le posizioni dell’eurodeputato della Lega senza tuttavia citarlo: “È aberrante, sceglie di essere generale della codardia e della discordia per mero calcolo politico”. È stato attaccato per questo dalla Lega e dallo stesso Vannacci, ma è stato anche difeso da Antonio Tajani. Poi la lettera del padre, a cui il giovane Leoni ha risposto con una secca nota: “Lo perdono per avermi attaccato senza conoscere davvero me e i miei valori. Sono cresciuto senza di lui“.
Nella sua lettera, il padre Silvio Leoni ha ricordato alcuni trascorsi con Vannacci, conosciuto “giovane tenente Incursore nel 1993 in Somalia“. Con lui, racconta, “ho vissuto esperienze di autentica solidarietà in un contesto difficilissimo e pericoloso. E Vannacci era lì, nelle pattuglie a lungo raggio, rischiando la vita ogni giorno. Insomma – sostiene- so bene chi è Vannacci e chi sono i ragazzi in divisa che, con lui, hanno rappresentato Oltremare l’Italia in divisa. A loro miei fratelli paracadutisti, sono profondamente legato. Ed è anche per questo che le gravissime parole di mio figlio mi hanno oltremodo ferito e disgustato“. Poi gli attacchi a Simone Leoni proseguono: “Sei stato sleale accoltellando alle spalle un alleato”. E ancora: “prima o poi la contraddizione fra il tuo agire e l’educazione che ti discende dalla Famiglia Leoni ti costringerà inevitabilmente a guardarti allo specchio. E non sarà un bel momento”.
La lettera di Leoni senior ha ricevuto subito il plauso di Matteo Salvini e poi del suo vice Vannacci. Che sui social ha scritto: “Caro Silvio, da padre la ringrazio per le sue parole e mi rendo conto quanto possa esserLe pesato esprimersi apertamente sulla vicenda. Suo figlio è un ragazzo e, proprio dai passi falsi si impara a diventare uomini. Sono convinto che avendo alle spalle una guida come la Sua e una famiglia dai valori solidi e corroborati diventerà un ottimo politico”. Però è quanto pare Silvio Leoni non è e non è stato per nulla una guida per il figlio. Come chiarisce lo stesso Simone Leoni nel suo comunicato: “Pur avendo sofferto molto, ancora oggi non provo rancore per Silvio Leoni, con il quale non ho condiviso nulla dei miei 24 anni di vita. E lo perdono per avermi attaccato senza conoscere davvero me e i miei valori. Sono cresciuto senza di lui, ma con l’amore di una famiglia che mi ha voluto bene e che mi ha insegnato i valori cristiani del rispetto, della dignità e della centralità della persona. Vado avanti a testa alta, con la forza delle mie idee. Sempre da uomo libero”, scrive il segretario di Forza Italia Giovani.
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