Economia

Case green, Bruxelles mette in moto i piani per le ristrutturazioni

Un programma articolato, fatto di risorse necessarie, raccolte tra fondi europei e nazionali, e di una pianificazione anno per anno delle riqualificazioni da realizzare.

La Commissione europea ha appena pubblicato le linee di indirizzo che dovranno guidare i Paesi membri nella redazione dei piani nazionali di ristrutturazione dei loro edifici. Questi piani saranno il cuore dell’attuazione della direttiva Case green (la Energy performance of buildings directive) e, stando alle indicazioni che arrivano da Bruxelles, dovranno essere particolarmente approfonditi.

La direttiva – va ricordato – fissa soltanto degli obiettivi macroscopici che poi i Paesi membri devono decidere come attuare. Il raggiungimento di questi obiettivi (la riduzione del consumo di energia degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, prima della scadenza del 2050) deve essere, però, monitorato dalla Commissione europea: a questo servono i piani.

Tempistiche

Dovranno essere presentati entro la fine del 2025 nella loro prima versione. Poi, la Commissione avrà sei mesi di tempo per esaminarli e pubblicare delle raccomandazioni specifiche per Paese, sul modello di quanto avviene nella politica economica. Sulla base di queste raccomandazioni, i Governi decideranno se aggiornare i loro piani, per poi presentare la versione definitiva entro il 31 dicembre 2026. Questo lungo processo dirà, soprattutto, quanto denaro i diversi paesi hanno intenzione di spendere per l’efficientamento energetico dei loro immobili. Numeri significativi in Italia, dopo la grande concentrazione di investimenti che ha caratterizzato il superbonus.

Mutui, le ultime occasioni per un super conveniente tasso fisso

Spese

I piani dovranno contenere il fabbisogno di investimenti previsto per le ristrutturazioni di immobili di qui al 2030 e, poi, di quadriennio in quadriennio, fino al 2050. Andranno individuati sia gli edifici pubblici sia quelli privati. E, in una sezione dedicata alle coperture, bisognerà spiegare quanto sarà pagato con risorse statali, quando con fondi europei e quanto con fondi regionali e locali. Una quota dei finanziamenti sarà recuperata dai privati, inclusi prestiti, mutui e forme di partenariato. I Paesi membri, infatti, potranno prevedere forme di incentivazione fiscale o semplicemente amministrativa per favorire la riqualificazione degli immobili.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »